Cronaca
20 gen 2011
Trento, aggredita una guardia giurata
TRENTO – Lo avrebbero aggredito in quattro e uno avrebbe anche cercato di portargli via la pistola. È accaduto ieri sera poco prima delle sette, alla stazione delle autocorriere di Trento in via Pozzo. Vittima una guardia giurata di Trento che appartiene al Cvn, Corpo di vigilanza notturna di Rovereto. Proprio i vigilantes, infatti, da qualche settimana sono stati chiamati – con un contratto ad hoc da parte di Trentino Trasporti – a pattugliare l’area della stazione durante il giorno per ridurre gli episodi di microcriminalità. Così anche ieri. L’uomo era appunto in servizio in stazione. Il suo turno era quasi giunto al termine quando – stando alle testimonianze – sarebbe stato chiamato ad intervenire in seguito ad un diverbio sorto tra due distinti gruppetti di persone presenti nell’atrio dell’autostazione.
Tenendo fede al suo compito, l’agente avrebbe invitato coloro che stavano litigando ad allontanarsi, a lasciare la stazione. Per tutta risposta in quattro si sarebbero rivoltati contro di lui. Uno, in particolare, un nordafricano, avrebbe cercato di sottrargli l’arma. Ne è nata una collutazione piuttosto violenta, con l’agente che si è battuto per non farsi sottrarre la pistola. Nel frattempo qualcuno, alla vista della scena, ha immediatamente lanciato l’allarme. Due pattuglie dei carabinieri sono subito arrivate sul posto e il principale aggressore è stato fermato e arrestato. Deve rispondere dell’accusa di tentata rapina e lesioni. Il vigilantes, ferito, è stato invece medicato al pronto soccorso dell’ospedale S. Chiara. È rimasto contuso ad un braccio e in serata erano in corso accertamenti per verificare una eventuale frattura che sembra sia stata esclusa. Il servizio di vigilanza all’interno della stazione era iniziato il 7 gennaio scorso, e dovrebbe protrarsi fino al 28.
Il servizio mira a cercare di tamponare il problema delle persone senza fissa dimora o degli stranieri che trascorrono parecchio tempo in stazione pur non essendo muniti di biglietto. Per questo in più di un’occasione l’atrio, molto frequentato anche da studenti e lavoratori pendolari, si è trasformato in un ring, con risse ed episodi di criminalità.