Macrì: «Io non c’entro con l’omicidio Rende»

Cronaca

Reggio C. (15/01/2011)

Macrì: «Io non c’entro con l’omicidio Rende»

corte_appello.jpg«Sono innocente. Io non c’entro con l’omicidio». Si è difeso Carmine Macrì, imputato dello stralcio del processo per l’omicidio della guardia giurata Gigi Rende . L’ha fatto, ieri mattina, in Corte d’assise rispondendo alle domande del pubblico ministero Carmela Squicciarini e del difensore, l’avvocato Leone Fonte.

Macrì rigettato ogni accusa e ha sostenuto la sua completa estraneità alla tragica vicenda accaduta il 1 agosto del 2007 in via Ecce Homo, nel corso di un tentativo di rapina a un furgone portavalori compiuto da un commando composto da otto persone. Nel conflitto a fuoco era rimasto ucciso il vigilantes Gigi Rende, insignito dal Capo dello Stato con la medaglia d’oro al valor civile alla memoria. Una vicenda che ha già portato alla condanna all’ergastolo di sei persone. Nel troncone principale, a conclusione del processo d’appello, sono stati condannati al carcere a vita i fratelli Giovanbattista e Santo Familiari, Giuseppe Papalia, Francesco Gullì e Marco Marino. Condannato, invece, a soli 20 anni di reclusione Domenico Antonio Papalia. Quest’ultimo, in primo grado, era stato condannato anch’egli all’ergastolo, tuttavia i giudici di secondo grado avevano ritenuto equivalenti le attenuanti alle aggravanti e, dunque, avevano riformulato la pena.

Condanna in primo grado all’ergastolo anche per Vincenzo Violi a conclusione dello stralcio celebrato in abbreviato.

Carmine Macrì, come Violi arrestato successivamente dai Carabinieri, ha scelto di definire nelle forme ordinarie la sua posizione e per questo il processo si sta celebrando davanti alla Corte d’assise.
Macrì: «Io non c’entro con l’omicidio Rende»ultima modifica: 2011-01-16T11:45:00+01:00da sagittario290