La moglie scagiona la guardia

Cronaca

08/01/2011

La moglie scagiona la guardia

ROÈ VOLCIANO. Svolta nel caso dello sparo partito dalla pistola del marito vigilantes. La donna sentita in ospedale. Maddalena Spinelli avrebbe confermato: «Un tragico scherzo». Il gip scarcera Nedrotti, e l’accusa diventa di lesioni gravissime

251369_71788_medium.jpgRoè Volciano. È libero Alvaro Nedrotti. Lo è da ieri, da quando, cioè, il giudice per le indagini preliminari ne ha disposto la scarcerazione, derubricando l’accusa nei suoi confronti da tentato omicidio in lesioni personali colpose gravissime. Facendo compiere al gesto della guardia giurata un salto indietro dal dolo alla colpa, seppur grave. Il gip ha comunque convalidato l’arresto, avendo riscontrato che, al momento in cui fu eseguito, sussistevano sufficienti elementi per ritenere giustificata la misura.

A determinare la svolta è stata la testimonianza della moglie ferita gravemente alla nuca dal colpo di pistola esploso nella casa di via Ascensione a Volciano. Testimonianza resa ieri dal letto della Rianimazione dell’ospedale Civile in cui giace da martedì scorso. La donna avrebbe, anche se a grandi linee, confermato la versione del marito. Non sta ancora bene e, pare, non ancora in grado di essere esauriente. Ma ha fatto costanti miglioramenti, dopo che nelle prime ore si temevano conseguenze gravissime. E ieri ha finalmente potuto essere interrogata.

HA PRONUNCIATO faticose parole in ospedale davanti agli inquirenti ansiosi di ascoltarle. Parole che non hanno accusato il marito, che non lo hanno inchiodato alla peggiore delle responsabilità: quella di averla voluta uccidere. Al contrario, tali da scagionarlo dall’ipotesi più infamante. Secondo Maddalena Spinelli il colpo che l’ha raggiunta, mentre era in camera da letto con il marito, sarebbe partito per una tragica fatalità.

Una fatalità che, sempre secondo lei, sarebbe stata causata da un uso disinvolto dell’arma, da un gioco incontrollato e finito male. Una versione allineata, non in contraddizione con quella sostenuta dalla guardia giurata. Che per il giudice a quel punto non poteva più essere trattenuto in carcere, venendo a cadere l’accusa di tentato omiciodio, per essere trasformata in quella più lieve di lesioni personali.

DAI NUOVI elementi acquisiti dall’indagine si delinea dunque la scena di un incidente, non di un assassinio. Una scena che vedrebbe il marito vigilante scherzare con la pistola, nonostante nella stessa stanza ci sia la moglie, ignaro che l’arma non è scarica, non ha la sicura innestata e ha addirittura il colpo in canna. Se così è andata, decadrebbe però insieme all’ipotesi dell’omicidio, anche quella di un propettile partito inavvertitamente durante la pulitura dell’arma.

Sicura e non sicura, colpo in canna o no, scherzo o imprudente manutenzione della pistola: nei primi interrogatori questi elementi avrebbero disegnato dentro il racconto di Alvaro Nedrotti più ombre che luci. Tanto da indurre gli investigatori a credere che in quella casa più che un incidente si fosse consumato un tentato omicidio. E che la guardia andava arrestata, sapendo che solo la moglie, qualora si fosse risvegliata, avrebbe sgomberato il campo da tutti i dubbi.

Eugenio Barboglio

 

La moglie scagiona la guardiaultima modifica: 2011-01-09T11:00:00+01:00da sagittario290