Lunedì 3 Gennaio 2011,
Ed: VENEZIA
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LA CGIL: «FORTE PREOCCUPAZIONE»
Alla Civis procedura di mobilità per 22 dipendenti
Poche commesse e meno lavoro, così l’unica soluzione possibile è la mobilità e il licenziamento collettivo per 22 dipendenti. La crisi si fa sentire ovunque e dal 30 dicembre tocca da vicino anche Civis, l’azienda che si occupa di vigilanza e che attualmente ha in organico nella provincia di Venezia 135 dipendenti.
Non si tratta di un fulmine a ciel sereno perchè già dal primo incontro con i sindacati del 24 novembre scorso erano stati prospettati possibili tagli. Ma quando la raccomandata arriva incute sempre timore e disagio per chi la riceve. «La contrazione di attività ha determinato la necessità di procedere a una ristrutturazione dell’organizzazione aziendale comportante una riduzione del personale, che dovrà interessare sia l’area tecnico-operativa che l’area amministrativa – scrive l’azienda nella raccomandata inviata alle segreterie sindacali – Allo stato attuale non si ravvisano da parte di Civis Venezia né concrete possibilità di acquisizione di nuove e significative commesse, né altre misure idonee a porre rimedio alla predetta situazione di eccedenza di personale».
Prima che i licenziamenti diventino cosa fata ci sono 40 giorni di tempo. «In questo periodo incontreremo di nuovo l’azienda – spiga Franco Moretti della Rsu Filcams Cgil – Per tentare di limitare il numero di licenziamenti magari spingendo dei colleghi su altre province. Non è prevista da noi alcuna Cassa integrazione. Ma cercheremo un’intesa per una soluzione meno dolorosa per tutti». (r.ros.)