Ci risiamo, rapina alle Poste di Pagliarelle

Attualità

[05.12.2010]

Ci risiamo, rapina alle Poste di Pagliarelle

poste_insegna_old.jpgColpo all’ufficio postale di Pagliarelle dove sono stati rapinati 5 mila euro. È questo il bottino della rapina messa a segno l’altra mattina nella frazione. Quando i malviventi sono entrati in azione da poco era andato via il furgone portavalori che aveva consegnato alla “Posta” un plico contenente una bella somma destinata al pagamento delle pensioni e delle tredicesime. Il plico, però, era stato depositato immediatamente nella cassaforte. Intorno alle 10 e 30, due persone con il volto travisato hanno fatto irruzione nell’ufficio postale di via del Carmine.

Armi in pugno, i due banditi minacciando l’impiegato si sono fatti aprire la porta. Entrati nell’interno dell’ufficio, i due hanno arraffato dalla cassetta dello sportello tutto il denaro che hanno trovato, circa cinque mila euro, ma il grosso della cifra giaceva al sicuro nella cassaforte che non è stata toccata.

I due preso il bottino che avrebbe potuto essere ben più sostanzioso hanno guadagnato l’uscita e si sono dileguati a piedi nelle campagne vicine, adiacenti l’ufficio postale. Scattato l’allarme, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro, diretta dal capitano Giorgio Mazzoli. Sono state avviate da subito le indagini.

Gli investigatori, comunque, ritengono che i due rapinatori non siano dei professionisti della rapina a poste e banche. Hanno corso tutto questo rischio per una cifra, tutto sommato, molto modesta. Forse pensavano di trovare più contante nel cassetto, o forse ritenevano che la cassaforte fosse vuota. Così come hanno fatto per farsi aprire la porta interna con la minaccia delle armi, nello stesso modo avrebbero potuto farsi aprire la cassaforte da quell’unico impiegato ed andarsene con un malloppo molto più consistente.

Questo episodio, comunque, ha riportato la memoria indietro di quattro anni, allorquando, esattamente nello stesso periodo, furono svaligiati, dapprima l’ufficio postale della frazione Foresta ed il giorno dopo quello di Pagliarelle. Lo stesso dell’altro giorno. Ma quella volta, però, il bottino fu molto più grosso, in quanto si parlò di 50/60 mila euro a Foresta e di 60 mila euro a Pagliarelle. Due rapine in due giorni, quell’anno di questi tempi. Tutte e due messe a segno in due frazioni dello stesso Comune. Sembra incredibile. Ma accade questo. Dopo quella di Foresta, a distanza di poco più di ventiquattr’ore, i rapinatori colpirono ancora a Pagliarelle, a nord di Petilia, una frazione di circa duemila anime. Il bottino di quel colpo sembra sia stato intorno a 60 mila euro. Erano circa le 9 e 30 di quella mattina di dicembre ed alcuni pensionati si erano già presentati all’ufficio postale per il pagamento della pensione e della tredicesima.

Arrivò il furgone portavalori ed arrivarono i soldi per le pensioni. Un portavalori scese dal mezzo blindato, entrò nell’ufficio e consegnò al direttore un plico sigillato che conteneva circa 60 mila euro. Appena il furgone scomparve, entrò in azione la banda. Tre persone, con addosso delle tute fosforescenti ed il viso coperto da passamontagna, si scagliarono con delle pesanti asce contro il vetro della porta che separa il locale del direttore, , entrarono e si impossessarono del plico ancora incellofanato che conteneva le banconote. Tutto si svolse in qualche minuto. I rapinatori uscirono a piedi. Per non destare sospetti non si misero a correre ma camminarono a passo svelto. Attraverso una stradina si dispersero nelle vicine campagne. Poco dopo vennero trovate le pistole, pare, giocattolo, le tute fosforescenti, i guanti, i passamontagna, le asce e qualche mazzetta di banconote, che probabilmente era cadute durante la fuga.

[Carmelo Colosimo]

 

Ci risiamo, rapina alle Poste di Pagliarelleultima modifica: 2010-12-06T11:00:00+01:00da sagittario290