Rho Bollate
Cronache locali
1 dicembre 2010
Guardie in discarica
I rifiuti sono solo made in Rho
Grazie a un’azione di controllo speciale, l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti nel rhodense ha permesso di ridurre di mille tonnellate la quantità di spazzatura alla discarica di Rho
Da alcuni mesi all’ingresso della piattaforma è presente una guardia giurata e personale Aser che identificano gli utenti: per accedere ai cassonetti della piattaforma è necessario essere rhodensi e dunque presentare un documento d’identità. Non solo. È necessario essere in regola con i pagamenti della Tia, la tariffa di igiene ambientale. Questi controlli hanno portato alla drastica riduzione della quantità di rifuti conferita del 61,25%.
«La gestione oculata della raccolta differenziata, nel rispetto della legalità, ha portato a risultati più che apprezzabili sia in termini di riduzione della quantità dei rifiuti prodotti, sia in termini di costi di smaltimento – spiega Carlo Restelli, amministratore delegato Aser – l’attenzione costante sugli accessi alla piattaforma di via San Bernardo è finalizzata a tutelare i cittadini rhodensi. Anche se le novità che abbiamo introdotto a volte richiedono tempi d’accoglienza più lunghi e qualcuno si è lamentato per la presenza di una guardia giurata armata. Per limitare i disagi stiamo comunque studiando nuovi sistemi d’accesso che riducano i tempi d’attesa necessari per l’identificazione».
Ma intanto il divieto per i cittadini non residenti in città di scaricare i rifiuti nella piattaforma di via San Bernardo e il rispetto delle regole hanno portato un enorme vantaggio per tutti i rhodensi, che pagheranno solo per i rifiuti che producono. «Questa è l’ecologia dei fatti e non delle parole – spiega il sindaco rhodense, Roberto Zucchetti – le discariche che abbiamo ereditato non erano a norma sotto il profilo strutturale. Abbiamo introdotto nuove regole per il conferimento dei rifiuti, ora affronteremo il passo più importante: la realizzazione di una moderna piattaforma per la raccolta dei rifiuti ingombranti che consentirà di smaltire in modo differenziato e con maggiore facilità i rifiuti domestici».
di Roberta Rampini