Guardia Particolare Giurata

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Normative

sabato 4 dicembre 2010

guardie_giurate.jpgLa guardia giurata, propriamente detta “guardia particolare giurata” (GPG), è la figura professionale riconosciuta dallo Stato ex art. 133 TULPS idonea alla tutela di beni, mobili ed immobili di privati o enti anche pubblici.

Non può invece essere preposta a presidio dell’incolumità delle persone, che è di esclusiva prerogativa dell’Autorità di PS. Le Guardie Giurate fanno riferimento quasi sempre ad un Istituto di vigilanza privata e più di rado a enti o privati purché diretti proprietari dei beni da tutelare.

La funzione “guardia particolare giurata” è soggetta a rinnovo biennale previa verifica dei requisiti psico-fisico-attitudinali da parte della pubblica autorità.

Dal punto di vista tecnico-giuridico , la guardia particolare giurata è un “incaricato di pubblico servizio” e recente giurisprudenza di legittimità ne ha riconosciuto la qualità di “agente di polizia giudiziaria” e di “pubblico ufficiale” laddove siano chiamati a a prestare soccorso ad altri agenti o ufficiali di pubblica sicurezza Art.139 TULPS.

Nei mansionari previsti, le GPG possono redigere verbali in relazione al servizio cui sono destinate e che fanno fede in giudizio fino “prova contraria” e non a fino a “querela di falso”, come avviene per gli agenti di polizia giudiziaria.

Il “porto di pistola” di cui sono quasi sempre dotate le GPG è per “difesa personale”; dà quindi diritto al porto, anche fuori servizio, in tutto il territorio nazionale con le limitazioni imposte dalla legge (non si può ad es. portare l’arma negli stadi, nei seggi elettorali, nelle pubbliche assemblee, riunioni politiche, ecc.). Ne consegue che anche l’uso dell’arma ha un ambito ridotto rispetto ad un pubblico ufficiale: possono farne uso – anche in servizio – solo per legittima difesa (anche di terze persone) e ne viene concesso l’uso legittimo come agli agenti e ufficiali di pubblica sicurezza per la repressione in flagranza di determinati delitti.

Anche il rinnovo del “porto d’armi” è biennale e solitamente coincide con quello del “decreto di nomina”. Alle GPG che prestano servizio armato, quindi, vengono rilasciate due differenti “autorizzazioni di polizia”, seppur collegate fra loro; questo perché in qualche luogo i regolamenti delle questure prevedono solo il servizio disarmato, come nel caso del controllo negli aeroporti; in altri casi, lo stesso cliente dell’Istituto di vigilanza richiede guardie prive di pistola. Di conseguenza, anche se raramente, alcune prefetture rilasciano il decreto ma non il porto.

Alle guardie particolari giurate, e agli istituti di vigilanza dai quali esse per lo più dipendono, i titoli vengono rilasciati dalla prefettura, mentre il controllo sull’operato è espletato della questura. Il regolamento provinciale sulle modalità del servizio e le dotazioni sono di competenza del questore.

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Guardia Particolare Giurataultima modifica: 2010-12-05T11:00:00+01:00da sagittario290