«Contro il coprifuoco assumiamo sceriffi»

15/12/2010

«Contro il coprifuoco  assumiamo sceriffi»
L’idea dei negozianti di Campo Marzo

CAMPO MARZO. L’ordinanza del Comune scattata lo scorso 18 ottobre scadrà il 31 dicembre. Il sindaco: «Volevamo prorogare  altri 3 mesi, ma se dai privati arrivano proposte diverse possiamo anche discuterne»

244147_71788_medium.jpgVicenza. Sono tornati i rifiuti, i bivacchi serali. Sono tornati i giovani che si muovono guardinghi e si passano le bustine tra le mani. Sono tornati, meno visibili di prima, intorpiditi dal freddo e dalle bottiglie di birra. Ma ci sono.

«Sapevamo che un’ordinanza non sarebbe stata sufficiente, che su Campo Marzo non si potevano spegnere le luci per sempre». Achille Variati non nasconde che il problema c’è e riferisce di un incontro avvenuto con i commercianti del “triangolo rosso”, della zona “off- limits” che abbraccia Campo Marzo in entrambi i lati: dall’Eretenia fino al parco giochi di viale Ippodromo e ancora via Verdi, Roma, Napoli, Battaglione Monte Berico, Genova, Torino, viale Milano e piazzale Bologna.

Un momento per tirare le somme di un coprifuoco che ha scontentato molti gestori di pubblici esercizi, costretti ad abbassare le saracinesche con alcune ore d’anticipo. Altri sono stati delusi e si sono appellati, senza successo, al Tribunale amministrativo regionale, come i gestori del Casinò Seven.

«L’Amministrazione comunale è intenzionata a prorogare l’ordinanza di altri tre mesi- dice Variati – ma siamo disposti anche ad accettare idee che possono arrivare dai commercianti della zona. Diciamo che qualcosa si sta muovendo. Ci sono iniziative sulle quali ci potremo anche confrontare e magari accordare. Il tutto naturalmente in vista di un rilancio dell’area che non potrà avvenire prima della bella stagione, o quantomeno non ora, in questo periodo dell’anno». «Con la questura inoltre – aggiunge Variati – abbiamo rivisto un piano per i controlli e sulla pulizia si continuerà ad operare come è stato fatto in questi tre mesi. Fermo restando che ci potrebbero anche essere nuove iniziative».

Se questo è quanto sostiene il sindaco, i commerciati da parte loro una proposta non solo l’hanno già formulata, ma intendono perseguirla, pare con il benestare dell’Amministrazione. La soluzione? Pagare un certo numero di vigilanti privati che siano in grado di assicurare non solo tranquillità, ma anche di evitare assembramenti davanti al locali come accadeva in via Genova, con capannelli di immigrati all’origine delle proteste di un gran numero di residenti. «Diciamo che con questa proposta – spiega Carmelo Rizzo, titolare del bar Soul di via Verdi – il Comune sarebbe anche disposto a ritirare l’ordinanza, valutare che cosa accade e, poi, prendere una decisione finale».

Sull’ipotesi gli esercenti si stanno già muovendo e raccogliendo adesioni tra i vali locali interessati, molti dei quali gestiti dagli stessi immigrati. «Se si tratta di dare una mano ai colleghi non mi tiro certo indietro – dice il titolare del bar Floria di viale Milano – anche perchè chiudo alle 20 tutte le sere, per cui mi interessa relativamente. Dal 18 ottobre ho dovuto rinunciare solamente al mio “happy hour”… ma che singoli cittadini si debbano pagare guardie giurate per far sì che un’ordinanza venga ritirata mi sembra veramente assurdo. Se tutti vogliono lavorare, questa sembra l’unica strada possibile, o quantomeno da quanto mi hanno riferito, la sola sulla quale l’Amministrazione sarebbe disposta a confrontarsi».

Se tra i negozianti si stanno già raccogliendo le adesioni e i soldi per pagare la sicurezza privata, non resta che attendere la decisione dell’Amministrazione comunale.

Ritirerà l’ordinanza che obbligava le attività commerciali (compresi call-center e vendite di kebab) a restare aperti fino alle 21 senza somministrare alcolici dopo le 20? Senza dimenticare i divieti di transito in via Torino, Genova e Firenze nelle 22 alle 6 del mattino, esclusi i residenti, per contrastare la prostituzione che è tornata nei vecchi quartieri della città ?

La domanda resta aperta, in attesa di un nuovo incontro chiarificatore con tutti gli operatori della zona. «Ma tra di noi non ci sono molti dubbi: le guardie arriveranno e il coprifuoco terminerà» concludono.

Chiara Roverotto

«Contro il coprifuoco assumiamo sceriffi»ultima modifica: 2010-12-16T11:15:00+01:00da sagittario290