
Edizione CIRC_NORD
13/12/2010
Giugliano Allarme criminalità
Gang assalta tabaccheria Spari e terrore
Monica D’Ambrosio
Giugliano. Ai medici che lo hanno soccorso ha raccontato che quella ferita d’arma da fuoco se la era procurata per provare a sedare una lite tra due connazionali di cui tuttavia non ha saputo fornire l’identità. Ma agli investigatori giunti presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli la sua versione è apparsa poco convincente. Per i medici il cittadino bosniaco di 29 anni, residente nel campo rom di Giugliano, potrebbe essere uno dei due complici che un’ora prima del suo arrivo in ospedale avevano fatto fuoco contro un agente di polizia che aveva provato a fermarli mentre svaligiavano la tabaccheria della moglie dello stesso agente.
Un’ipotesi che resta ancora da confermare e per questo gli investigatori cercano riscontri e prove. Un dato però è certo: la notte trascorsa tra sabato e domenica è stata una notte di terrore e paura. Sono quasi le quattro, l’agente sta raggiungendo il vicino commissariato per iniziare il proprio turno di lavoro. Ad un certo punto però il poliziotto sente suonare un antifurto. L’allarme sembra provenire proprio dalla tabaccheria della moglie, in via Giardini.
A quel punto l’agente inverte il senso di marcia e torna a controllare. Quando arriva all’esterno della tabaccheria, vede due uomini incappucciati che hanno già svaligiato i locali e stanno per dileguarsi a bordo di un furgone bianco. L’agente prova a intimare l’alt, i due lo ignorano. Ma un istante dopo uno dei due impugna una pistola, la punta contro l’agente e spara. Al fuoco il poliziotto risponde con il fuoco. Ne nasce un conflitto, i due ladri montano sul mezzo e si dileguano, l’agente continua a sparare senza riuscire a fermarli. Ma forse uno dei due è rimasto ferito. A quel punto il poliziotto non può far altro che chiamare i colleghi.
Cinquecento euro il bottino che i due malviventi sono riusciti a portarsi via dalla tabaccheria. Mentre sono in corso le indagini arriva la segnalazione dall’ospedale puteolano. La polizia non esclude che il bosniaco ferito possa essere uno dei due malviventi autore del raid di via Giardini. Il colpo della scorsa notte potrebbe essere stato firmato da due componenti di una banda che da settimane semina terrore nella zona. Negli ultimi quindici giorni sono stati denunciati almeno quindici furti. L’ultimo solo pochi giorni fa, sempre ai danni di una tabaccheria, questa volta in via Colonne. I malviventi, in cinque, erano riusciti a scardinare la porta blindata e stavano per entrare nei locali quando furono messi in fuga dall’arrivo dei VIGILANTES. Le immagini filmate dalle telecamere di sicurezza, comparate a quelle fornite agli investigatori da altri commercianti derubati, hanno consentito agli inquirenti di accertare che c’è un’unica banda che agisce di notte e che mette a segno colpi sempre con le stesse modalità. Si tratterebbe di extracomunitari, che girano a bordo di una station wagon di colore scuro, che ignorano i sistemi di allarme a agiscono in maniera rapida, razziando i locali di tutto quanto riescono a recuperare prima dell’arrivo dei controlli.
Solo in alcuni casi la banda ha fallito, nella maggior parte invece i colpi sono stati portati a termine. Anche quello della scorsa notte, nonostante l’intervento dell’agente di polizia ha fruttato 500 euro e varie confezioni di tabacchi. L’agente non ha saputo spiegare se tra i proiettili partiti dalla sua pistola qualcuno abbia raggiunto e ferito uno dei due ladri. La comparazione del proiettile che ha ferito il bosniaco, con il calibro di quelli esplosi dall’arma d’ordinanza, dirà se il bosniaco ricoverato a Pozzuoli è uno dei due ladri di via Giardini. Intanto, polizia e carabinieri potenziano i controlli di notte e danno una caccia serrata alla banda di malviventi che terrorizza tutta la zona.