Banda del buco in azione colpo al Banco di Ancona

Edizione CIRC_NORD

19/12/2010

Casalnuovo

Banda del buco in azione colpo al Banco di Ancona

chiusoxrapinaok_71208.jpgL’altro pomeriggio tre rapinatori armati, dopo aver praticato un foro in un muro, sono riusciti a fare irruzione nella filiale della Banca Popolare di Ancona, in via Arcora, frazione di Tavernanova.

I banditi hanno sfondato la parete di un magazzino, inutilizzato da tempo, che si trova proprio accanto alla banca. Una volta all’interno della filiale i criminali, che hanno agito a volto coperto, hanno subito immobilizzato il direttore e un vigilante.

Dalle casse hanno portato via 15mila euro. Prima di fuggire hanno anche sottratto la pistola alla GUARDIA GIURATA. La rapina è durata pochi minuti. Fortunatamente non ha avuto conseguenze peggiori perché in quel momento la banca era chiusa al pubblico.

Pochi mesi fa fu rapinata la Unicredit di via Benevento. In quell’occasione il bottino fu di 40mila euro.

Banda del buco in azione colpo al Banco di Anconaultima modifica: 2010-12-20T11:45:00+01:00da sagittario290

Con il georadar nel cantiere per scandagliare il cemento

Edizione NAZIONALE

12/12/2010

L’inchiesta Verifiche anche in un campo

Con il georadar nel cantiere per scandagliare il cemento

HE10_206.jpgBergamo. Le ricerche di Yara proseguono mentre si accavallano le voci, tutte smentite, riguardo a rancori nei confronti della sua famiglia. Ieri è stato provato di tutto. I carabinieri hanno cercato con il georadar, un sistema che consente di analizzare le anomalie nella composizione del cemento, per escludere che la ragazza sia stata uccisa e seppellita, in un cantiere di Mapello, nei pressi di Bonate Sopra, da dove Yara, 13 anni, promessa della ginnastica ritmica, è scomparsa lo scorso 26 novembre. Le ricerche sono proseguite anche in un campo di mais. Non ha trovato conferme il fatto che il padre di Yara abbia testimoniato in un procedimento che ha portato all’arresto, in Spagna, di un narcotrafficante residente a Brembate Sopra, Pasquale Locatelli, per il quale l’uomo avrebbe lavorato in passato nel campo dell’edilizia. Anche se non è esclusa, così come le altre, la pista della criminalità organizzata. Prosegue pure la ricerca di riscontri al racconto di Enrico Tironi, il diciannovenne vicino di casa della ragazza che l’avrebbe vista quel giorno in compagnia di due uomini nella via in cui entrambi abitano: vicino agli uomini c’era una Citroen rossa con la carrozzeria graffiata. Una ricerca finalizzata per valutare altre testimonianze che raccontano cose simili: una ex GUARDIA GIURATA e una vicina di casa della ragazza scomparsa che raccontano entrambi di due uomini in via Rampinelli, che stavano litigando. I due non parlano, però, della presenza della ragazza. I racconti di entrambi divergono su molti punti, tra di loro e con quello di Tironi e quindi vanno verificati con grande precauzione. Ieri, in procura, si è visto anche Mohammed Fikri, il marocchino che fu fermato e poi rilasciato in relazione alla scomparsa della ragazza. «Sto bene», si è limitato a dire, accompagnato dal suo avvocato, Roberta Barbieri. Sta cercando di riottenere quanto gli è stato sequestrato quando fu fermato a bordo della nave che lo stava portando in Marocco. Tramonta, tra le tante, anche la segnalazione di una signora di Ponte San Pietto che aveva parlato di una interferenza nel walkie-talkie con cui parlava con la figlia proprio il 26 novembre. «L’abbiamo presa, portiamola là». I carabinieri l’hanno valutata due giorni dopo la scomparsa di Yara, ma non ha avuto alcun esito.

Con il georadar nel cantiere per scandagliare il cementoultima modifica: 2010-12-13T11:00:00+01:00da sagittario290

A undici anni tenta di rubare la spesa

Giovedì 9 Dicembre 2010,

Ed: PADOVA
Pagina: 7

A undici anni tenta di rubare la spesa

Marco Aldighieri

1727.jpgSfruttano i figli per rubare. Nomadi polacchi di passaggio, che hanno individuato l’Ikea come terreno di saccheggio. 

Sono circa le 14 di martedì, quando una cliente del grande magazzino si accorge di una bambina che sta rovistando dentro il sacchetto della sua spesa attaccata al gancio del carrello. Con uno scatto si avvicina alla sua merce e afferra per un braccio la ragazzina. Poi chiama le guardie dell’Ikea, che a loro volta allertano il 113. Sul posto arriva una pattuglia degli agenti della sezione Volanti. I poliziotti, dopo avere ascoltato il racconto della donna, prendono in affidamento la piccola ladra. Escono da Ikea ed effettuano un controllo tutto attorno, fino a quando non individuano la mamma della bambina di 11 anni. É una polacca a cui gli agenti restituiscono la figlia. Entrambe sono state accompagnate in questura e fotosegnalate. 

Ikea non è solo nel mirino di nomadi e di stranieri, ma anche di ladri italiani. Non più tardi di un mese una insospettabile, ha cercato di rubare un intero mobile per la televisione del valore di mille euro. Approfittando dei migliaia di clienti che arrivano all’Ikea, una padovana di 49 anni si è caricata nel carrello tre moduli di legno che assemblati producono un contenitore per il televisore. Imperturbabile ha oltrepassato una cassa “veloce”, usata da chi ha la carta di credito e non vuole aspettare in coda. Ignara di essere osservata dal sistema di videosorveglianza del grande magazzino, si è diretta al parcheggio. Un responsabile della sicurezza di Ikea ha immediatamente avvisato i vigilantes. Le guardie del grande magazzino, come sempre fanno, hanno fermato la ladra locale sul parcheggio.

A undici anni tenta di rubare la spesaultima modifica: 2010-12-10T11:15:00+01:00da sagittario290