Cronaca Regionale
ieri, 23 novembre 2010 19:35
Tenta di sparare in testa a metronotte, ma l’arma si inceppa: condannato a Catania
Ventiquattro anni di reclusione per tentativo di omicidio e rapina: è la condanna inflitta a Francesco Speciale, 47 anni, che il 29 agosto del 2008 ha sparato un colpo alla testa al metronotte in servizio al supermercato Hard e brand che si era ribellato al suo tentativo di rubargli la pistola, ma la sua arma non ha funzionato. La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Catania.
Per avere rapinato la pistola a altri due metronotte nello scorso maggio è stato già condannato a 9 anni e sei mesi di reclusione. Durante il processo il pentito Filippo Storniolo ha sostenuto che l’imputato era “stato mandato a fare rapine a guardie giurate” da esponenti del clan Arena ai quali, secondo l’accusa, procurava le armi. Agli atti dell’inchiesta sono confluite intercettazioni di polizia e carabinieri in cui lo stesso Speciale in colloqui con familiari, mentre era detenuto, ricostruiva l’episodio: “gli ho appoggiato la pistola in testa per sparargli ma non ha sparato perché quando abbiamo avuto la colluttazione si è girato il caricatore”.
A chi gli contestava come, in seguito alla sua rapina, davanti al supermercato “hanno messo due vigilantes, armati e con il giubbotto antiproiettile” lui ha replicato: “e uno ci va, ci spara nella testa, si prende le pistole e va via…”. Dalle intercettazioni sono emersi anche tentativi di non farsi identificare e per questo vestiti forse sporchi di sangue sono stati buttati in un cassonetto lontano da casa “per evitare che la polizia li trovi cercandoli tra i rifiuti”. Il sostituto procuratore Lucio Setola, che aveva chiesto complessivamente 37 anni di reclusione per l’imputato, ha annunciato ricorso contro la sentenza.
Fonte: Ansa
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