Cronaca
(22 novembre 2010)
Burgos, assalto alla guardia medica, rubata la pistola a un vigilante
Due banditi armati e con il volto coperto hanno rapinato un vigilante della pistola e sono scappati. E’ accaduto mentre l’uomo addetto alla sicurezza accompagnava la dottoressa di turno nell’ambulatorio della guardia medica. I malviventi si sono allontanati indisturbati con l’arma pulita: una Glock calibro 9 e 17 cartucce
di Francesco Bellu
BURGOS. La guardia giurata e la dottoressa erano impegnati ad aprire la porta dell’ambulatorio della Guardia medica, a breve distanza dall’ufficio postale e dalla piazza. Erano da poco passate le 20. C’era buio e faceva freddo e in giro in paese non c’era un’anima, le poche persone fuori da casa erano «barricate» nei pochi bar aperti in attesa della partita.
I due banditi sono sbucati all’improvviso. Dal nulla. Pistola in pugno e passamontagna sul viso. Neppure una parola, soltanto gesti. Ma più comprensibili di qualsiasi cosa. Uno dei banditi ha puntato la pistola sulla testa della guardia giurata, mentre l’altro ha spinto contro la parete la dottoressa, impietrita dalla paura. I delinquenti erano tutti e due molto robusti e soprattutto avevano lo sguardo cattivo di chi è deciso a tutto pur di raggiungere l’obiettivo.
La guardia giurata ha capito che non c’era più nulla da fare e non ha mosso un dito, anche per non mettere a repentaglio la vita del medico che era accanto a lui tremante di paura. A questo punto, uno dei banditi si è avvicinato al vigilante e con modi bruschi gli ha sfilato la pistola dalla fondina: una Glock calibro 9 e 17 cartucce. Una pistola di grande valore e di ottima qualità, uguale a quelle utilizzate dall’esercito israeliano, con l’involucro esterno in plastica. Poi, così come erano arrivati i due banditi si sono allontanati. Silenziosi. Invisibili.
La guardia giurata ha provato a guardare in che direzione si stessero allontanando, ma non è riuscito a vederli nel buio fitto del vicolo vicino all’ambulatorio. Inutile anche tentare d’inseguirli dal momento che, disarmato, sarebbe stato solo un bersaglio. Il vigilante non ha potuto fare altro che telefonare al 112. I carabinieri di Burgos e della compagnia di Bono, al comando del capitano Giampiero Lampis, sono arrivati davanti alla sede della guardia medica pochi istanti dopo, mentre intorno al paese erano già stati predisposti i posti di blocco.
Per tutta la notte e fino alla tarda mattinata, i militari hanno passato al setaccio le campagne intorno a Burgos, perquisito ovili e anche le abitazioni di alcuni personaggi da qualche tempo sotto stretta osservazione. Ma non è stato trovato nulla. I due rapinatori sono riusciti a far perdere le loro tracce. Portandosi dietro un’arma pulita pronta da usare.