Spari dopo la lite gravissimo 27enne

Cronaca

14/11/2010

Spari dopo la lite gravissimo 27enne

SAREZZO. A Zanano l’alterco, quando le due vetture si toccano con gli specchietti retrovisori. È in stato di fermo un 37enne, bresciano di adozione

Alle 4 del mattino il diverbio di alcuni amici con una guardia giurata per un banale incidente. Colpito alla testa il gardonese Mauro Belpietro

14_19_bso_f1_367_medium.jpgLe automobili si urtano, gli specchietti si rompono, e la discussione nata da un futile incidente stradale sfugge di mano, al punto da culminare con un colpo di pistola. E con un ragazzo in rianimazione che lotta tra la vita e la morte.

Secondo le prime ricostruzioni sarebbe questa la miccia della rissa che si è consumata intorno alle 4.20 di ieri mattina a Zanano di Sarezzo, in via Dante, all’altezza dell’incrocio con via Gremone: una guardia giurata di 37 anni, P.L. bresciano di adozione, in servizio al «Corpo vigili dell’ordine» di Roncadelle, ha sparato con la pistola d’ordinanza colpendo alla testa Mauro Belpietro, operaio di 27 anni di Sarezzo. Gravissime le condizioni del giovane, trasportato d’urgenza al Civile di Brescia, dove è ricoverato in 2a Rianimazione.

Stando alle testimonianze, la Golf con a bordo la vittima e altri due amici del paese stava svoltando a sinistra, quando avrebbe incrociato l’auto della guardia che scendeva contromano per immettersi su via Dante. È a quel punto che gli specchietti si sarebbero urtati e frantumati. Ma, sul seguito, le versioni sono tutt’altro che concordanti: secondo i ragazzi Mauro sarebbe sceso dalla vettura per capire cosa fosse successo dopo l’incidente e si sarebbe trovato di fronte la guardia con l’arma in pugno, che poi avrebbe fatto fuoco colpendolo in mezzo agli occhi.

Stando alla versione del vigilante, invece, i giovani l’avrebbero aggredito e il colpo sarebbe partito per difesa.

Il proiettile è entrato e uscito, trapassando il cranio del ragazzo. L’unica speranza è che le lesioni al cervello non siano irreversibili.

Arrestato, il 37enne (medicato all’ospedale) rimane in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio. A chiarire la dinamica potrebbe essere, inoltre, un testimone oculare: un’altra guardia giurata in servizio che quasi in tempo reale si è trovata sulla scena del crimine. L’indagine è affidata al Pm Michele Stagno.

Quasi dieci ore dopo, sull’asfalto, sono ancora ben visibili il sangue e i segni di gesso. Mentre in caserma i carabinieri di Gardone stanno raccogliendo le deposizioni, la gente, a Sarezzo, non fa che parlare di questo. I commenti, tra stupore e dall’amarezza, seguono due binari distinti: c’è chi sostiene che una guardia non sparerebbe mai se non per difendersi, e chi, al contrario, condanna senza riserve. Soprattutto gli amici di Mauro, ancora sconvolti.

Molti dei ragazzi che lo conoscevano sono al Dreamers cafè di via Dante, a pochi metri dall’incrocio dove, al mattino presto, la scientifica stava effettuando i rilievi sulle vetture. Nell’auto del vigilante ci sono macchie di sangue, compresa una «ditata»: «Uno dei ragazzi gli ha rotto il naso con una testata dopo che aveva sparato», si sfoga un amico, informato dal passaparola tra amici e colleghi. C’è anche chi è passato alle 7 del mattino per andare al lavoro o a scuola.

«Ho visto un enorme macchia di sangue – commenta un passante -, ma non pensavo a una cosa del genere».

«Ne abbiamo parlato in classe – dice una studentessa dell’istituto tecnico, figlia di una guardia giurata -: non posso credere che un vigilante decida di rovinarsi la vita così, senza un motivo».

Spari dopo la lite gravissimo 27enneultima modifica: 2010-11-15T12:00:00+01:00da sagittario290