Raid all’alba, secchi di letame contro la Regione

Edizione BENEVENTO

06/11/2010

L’emergenza occupazione

Raid all’alba, secchi di letame contro la Regione

Assalto dei disoccupati, imbrattano Palazzo Santa Lucia. Dipendenti al lavoro con le mascherine

HE10_631.jpgI raid sono scattati poco dopo l’alba. Pianificati nei minimi dettagli, in modo da centrare l’obiettivo senza esporre i teppisti entrati in azione a gruppi di due al rischio di poter essere intercettati da qualche Volante della polizia o dai vigilantes. È così che ieri mattina alcuni sconosciuti hanno imbrattato le pareti d’ingresso di Palazzo Santa Lucia, sede della presidenza della giunta regionale della Campania. Una vendetta. Un avvertimento. O, più semplicemente, il gesto di balordi che non hanno il minimo rispetto per il decoro di una città già mortificata dalle sue stesse emergenze croniche. Ma anche un sospetto: quello nutrito in queste ore dalla Digos della Questura di Napoli, che dietro l’incredibile assalto al palazzo della Regione intravede l’ombra di quei disoccupati organizzati che da alcune settimane hanno dichiarato senza mezzi termini guerra alle istituzioni locali e nazionali. «Se le nostre richieste non verranno accolte – aveva minacciato uno dei loro leader – metteremo Napoli in ginocchio». I primi a scoprire tutto sono stati gli agenti in servizio alla vigilanza interna di Palazzo Santa Lucia. Alle sette le GUARDIE GIURATE si sono accorte dello scempio lasciato dai materiali organici sulle pareti esterne dell’edificio e hanno lanciato l’allarme. Ma quello era anche l’orario che coincide con l’inizio dei turni di lavoro del personale amministrativo: e siccome i danni causati dal raid non si limitavano solo ad un fattore «cromatico», provocando anche un fetore insopportabile, molti dipendenti regionali sono stati costretti a lavorare muniti di mascherine. E passiamo alle indagini. Il fatto è stato denunciato alla Digos, diretta da Filippo Bonfiglio. Si concretizza la pista che porta agli ambienti delle frange estreme dei movimenti dei disoccupati organizzati. Un episodio simile si era peraltro verificato lo scorso 21 ottobre nei due palazzi della Regione Campania, al Centro direzionale. Identiche le modalità di esecuzione del gesto: anche allora all’alba, un gruppo di sconosciuti a volto coperto imbrattarono di letame gli edifici A6, sede degli assessorati a Lavoro, Agricoltura e Urbanistica, e F13, sede del Consiglio regionale della Campania. Ieri ad essere insudiciati di letame maleodorante sono stati soprattutto i tornelli di vetro che si trovano all’interno della postazione di controllo di Palazzo Santa Lucia, dove ha sede la giunta presieduta da Stefano Caldoro. Si tratta dei varchi che dipendenti e ospiti devono oltrepassare per recarsi negli uffici regionali. Gli escrementi sono stati sparpagliati anche all’interno dell’ ingresso carrabile del palazzo. giu.cri.

Raid all’alba, secchi di letame contro la Regioneultima modifica: 2010-11-07T11:00:00+01:00da sagittario290