Martedì 2 Novembre 2010,
Ed: TREVISO
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NEI CIMITERI Ricorrenza condizionata dal cattivo tempo. I fiorai storici indispettiti dai concorrenti occasionali
La pioggia frena le visite ai defunti
Anche ieri il flusso è stato costante, soprattutto nel pomeriggio. Ma certo non come ci si poteva aspettare in queste giornate dedicate al ricordo degli scomparsi, né come era avvenuto negli anni scorsi. I venditori di crisantemi e lumini all’ingresso principale del cimitero, allargano sconsolati le braccia: «Quasi tutti i fiori sono rimasti qui – spiegano -. È passata metà gente rispetto all’anno scorso. Del resto, molti sono anziani, che con questo tempo non se la sono sentita di muoversi». A indispettire ancor più i commercianti «stanziali», la concorrenza di altri ambulanti, «operativi» solo in questo periodo. Oggi si spera in una maggiore clemenza del clima, per i riti del giorno dei defunti: alle 15, nella chiesetta del cimitero, il vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin presiederà la tradizionale celebrazione. In mattinata, invece, si commemoreranno i militari caduti, mentre l’amministrazione ha già provveduto a deporre gladioli rossi trattenuti da un nastro biancoceleste sulle tombe dei concittadini illustri, da Luigi Bailo a Gino Rossi, da Luigi Chiereghin a Luigi Serena, a Bruno Lattes, sepolto nel piccolo campo riservato ai fedeli ebraici. Il maltempo sembra aver scoraggiato pure accattoni e abusivi. Dopo le denunce su mendicanti ed extracomunitari dediti a sottrarre fiori dalle sepolture per poi rivenderli ad ignari visitatori, la sorveglianza era stata rafforzata, con personale della TrevisoServizi e operatori della vigilanza privata, oltre agli agenti della Polizia locale in servizio di pattuglia. Più dei controlli, ha potuto il clima infausto: tranne un individuo sospetto avvistato in mattinata, ieri gli addetti non segnalavano particolari problemi.