Giardino Scotto

Attualità

02/11/2010

Giardino Scotto

L’intervento del Vicesindaco Paolo Ghezzi

15274_gs5.jpgIl fatto segnalato è più che increscioso e comprendo i momenti di paura vissuti dai genitori. Tuttavia la polemica di questi giorni sulla siringa rinvenuta al Giardino scotto merita una riflessione e qualche chiarimento soprattutto in merito ad alcune dichiarazioni inesatte apparse sulla stampa: la siringa, anche se questo conta poco, è stata trovata nella siepe lungo il viale di accesso e non nell’area giochi; le telecamere di sorveglianza sono funzionanti; la pulizia del verde da parte del personale di Terra Uomini Ambiente è quotidiana e costante; in fase di completamento l’iter di valutazione sulla legittimità di un’ordinanza che vieti l’uso di sostanze, alcolici e perfino di fumare all’interno dei giardini pubblici frequentati da bambini; le risorse che derivano dai matrimoni allo Scotto sono appena sufficienti a ripagare l’opportunità data ai nubendi di sposarsi nei fine settimana (allestimento dei luoghi, personale in straordinario ecc…) e non potrebbero certo garantire la copertura di costi aggiuntivi.

Tuttavia, chiunque frequenti oggi il giardino Scotto e soprattutto chiunque lo abbia frequentato in passato è testimone del cambiamento drastico e radicale che ha subito in questi anni. Il giardino Scotto è oggi, a detta di tutti, bellissimo. Giochi di qualità; opportunità per bambini, giovani, adulti e anziani; selezione delle iniziative per tutelarne il pregio e gli investimenti, pulizia costante, guardiania continua da parte di due operatori, manutenzione continua del verde e delle fioriture. E’ un Parco che è tornato a vivere di un antico splendore grazie all’investimento totalmente pubblico dell’Amministrazione comunale che ha già finanziato anche il recupero dei bastioni. E’ sufficiente riguardare le fotografie che lo raffigurano fino al 2007 per fugare ogni dubbio. E sono anche i numeri a dirlo: ogni giorno, al contrario che in passato, il giardino è frequentato da oltre 500 persone che a rotazione ne usano gli spazi in ogni ora del giorno.

Questo non vuol dire che lo Scotto, al pari di ogni luogo aperto al pubblico, sia esente da criticità, da situazioni che richiedono l’attenzione dei genitori, da possibilità di usi impropri ed indesiderati, da opportunità di miglioramento e continua evoluzione. E’ quindi inopportuno e poco equilibrato il tentativo di chi cerca oggi di rappresentare il giardino Scotto come un luogo allo sbando, ricco di errori di progettazione (peraltro progettazione partecipata con gli stessi bambini ed i loro genitori) e insicuro. E’ invece di estremo interesse, se depurata dall’evidente tentativo di strumentalizzazione, la ricerca di soluzioni razionali ed economicamente sostenibili per far sì che nel Giardino Scotto possa essere ridotta a zero la possibilità di usi impropri e possa essere perseguito un ulteriore miglioramento. Lo Scotto è oggi il luogo aperto al pubblico più protetto che abbiamo in città: interamente protetto dalle mura, controllato da personale di servizio, dotato di 10 telecamere che consentono in tempo reale un controllo remoto a vigili urbani e forze dell’ordine con le quali il personale di servizio è costantemente in contatto.

E’ utile ricordare che in città esistono 50 aree verdi attrezzate, tra cui lo Scotto, e che tutte sono frequentate da bambini che, ovviamente, hanno lo stesso diritto ad un ambiente tranquillo, divertente, confortevole e sicuro. Ogni risorsa, dunque, compresi gli oneri per garantire pulizia e sicurezza, deve trovare una forma di equilibrio rispetto le esigenze complessive della città: difficile, dunque, pensare a onerose guardie giurate o altre forme di controllo strutturato e continuativo che è già difficile garantire in altre zone urbane e soggette a forte pressione. Tuttavia, ritengo, come già richiesto più volte, che il deterrente principale contro gli usi impropri delle aree verdi attrezzate sia una presenza organizzata di vigili urbani e forze dell’ordine, che non può essere continuativa ma deve essere regolare nella sua frequenza.

Per scoraggiare presenze indesiderate, che si comprende siano comunque possibili in luoghi pubblici, dobbiamo riuscire a garantire un controllo diretto e non sporadico che si può ottenere solo mettendo a sistema le risorse della polizia municipale con quelle di polizia e carabinieri. E’ quanto chiederemo di intensificare, ancora una volta per scritto, ai responsabili dell’ordine pubblico garantendo la piena disponibilità della polizia municipale al lavoro comune. Nel frattempo, tuttavia, non è di alcuna utilità il tentativo di rappresentare lo Scotto come una realtà diversa da quella che si mostra agli occhi di tutti finendo per apparire una strumentalizzazione politica più che ad una costruttiva interrelazione tra Amministrazione e frequentatori del Giardino Scotto per la quale le porte della mia stanza sono state e restano sempre aperte.

Paolo Ghezzi
Vicesindaco di Pisa

Giardino Scottoultima modifica: 2010-11-03T10:45:00+01:00da sagittario290