Ai domiciliari, uccide la ex: ci aveva già provato

Edizione BENEVENTO

23/11/2010

Il delitto Detenuto in casa a Terracina, attira la sua vittima nell’appartamento e la massacra a coltellate. Arrestato a Villaricca

Ai domiciliari, uccide la ex: ci aveva già provato

Un anno fa l’aggressione all’Arenaccia. La giovane si era salvata per miracolo 

Monica D’Ambrosio

HE10_720.jpgVenti coltellate, alcune delle quali al volto per uccidere Emiliana Femiano, 23 anni, sopravvissuta per miracolo un anno fa ad un altro agguato. Anche il 21 dicembre del 2009 ad impugnare il coltello c’era Luigi Faccetti, 24 anni, per il quale nello scorso ottobre era arrivata la condanna in primo grado con rito abbreviato ad otto anni di reclusione per il tentato omicidio della sua ex. I giudici gli avevano concesso gli arresti domiciliari sia perché si era spontaneamente costituito in carcere a Secondigliano, sia perché incensurato. Inoltre, i familiari di Faccetti avevano acquistato un appartamento a Terracina. Lontano da Napoli, lontano da quella terribile sera, il giovane avrebbe potuto dimenticare ogni cosa e pagare il suo conto alla giustizia. Non è andata così. Domenica sera, a distanza di undici mesi dalla prima aggressione, l’appartamento di Terracina si trasformerà nella casa degli orrori, teatro di «una morte annunciata», come la definiscono ora i parenti della vittima. Emiliana muore in seguito alle venti coltellate inferte sul suo corpo e sul suo volto dall’ex fidanzato. Chi abbia accompagnato la giovane vittima in quell’appartamento è l’interrogativo intorno al quale lavorano gli inquirenti. Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, sono state affidate ai carabinieri della compagnia di Giugliano al comando del capitano Alessandro Andrei. Èa Giugliano infatti che Faccetti è stato rintracciato qualche ora dopo l’omicidio. Il giovane si era rivolto all’ospedale cittadino per farsi medicare delle ferite ad una mano. Ai medici che lo soccorrono racconta di essere rimasto vittima di un tentativo di rapina a Lago Patria, poi lascia false generalità e firma le dimissioni. I medici allertano comunque i carabinieri che fanno partire le ricerche del giovane trovato dopo qualche ora in via Pirozzi a Giugliano, col volto sconvolto e con macchie di sangue sui vestiti. Faccetti viene fermato e portato in caserma a Villaricca perché ha evaso i domiciliari e perché ha raccontato una bugia sulla rapina. Dopo diverse ore di accertamenti, i militari risalgono alla storia di cui era stato protagonista un anno fa, sottopongono Faccetti ad un duro interrogatorio, riescono a fargli confessare che la sera prima l’aveva trascorsa a Terracina, in compagnia di quella ex per la quale era stato condannato ad otto anni di carcere. A quel punto, gli investigatori chiedono ai colleghi laziali di andare a verificare se la ragazza fosse ancora in quell’appartamento, dove i militari troveranno solo il corpo reso quasi irriconoscibile dalla lama del coltello. Una scena raccapricciante alla quale dovrà assistere anche il papà della vittima, giunto in mattinata assieme al legale di famiglia presso la casa degli orrori. Nella tarda serata di ieri il gip convalida il fermo dell’assassino. Il movente, forse, ancora una volta la gelosia. Erano stati insieme un anno e mezzo, poi lei lo aveva lasciato, mesi di persecuzione, appostamenti sotto casa. Ma ai continui rifiuti della vittima, Faccetti aveva reagito un anno fa attendendo la ragazza sotto casa, all’Arenaccia, e colpendola con un coltello per ben 13 volte. In quel caso a salvare Emiliana una GUARDIA GIURATA che si trovava per caso nei pressi dell’abitazione della vittima e che per sottrarre la ragazza alla furia omicida del killer rimase egli stesso ferito dalla lama del coltello. L’arresto, la condanna, i domiciliari. Emiliana non voleva sapere più nulla di quel ragazzo. Eppure la scorsa notte i due si sono rivisti per l’ultima volta, perché lui l’ha finita. Venti coltellate, poi l’ha abbandonata in quell’appartamento dal quale è evaso. Resta da capire chi siano i complici di questa agghiacciante storia. Sul cellulare della vittima l’ultima chiamata in uscita era per il papà. Una telefonata che tuttavia il genitore non ha mai ricevuto. Questa mattina l’autopsia sul cadavere della vittima, poi il rientro nella sua Napoli.

http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20101123&ediz=BENEVENTO&npag=49&file=obj_2533.xml&type=STANDARD

Ai domiciliari, uccide la ex: ci aveva già provatoultima modifica: 2010-11-24T10:45:00+01:00da sagittario290