Esperto
1 ott 2010
Lavoro straordinario e notturno
E’ sempre possibile applicare la detassazione del 10%?
Maria Rosa Gheido
Questo articolo è tratto da:
Esperto Ipsoa
In riferimento all’applicazione del regime di tassazione agevolato mediante imposta sostitutiva del 10% (art. 2, c.1, D.L. 93/2008) sulle retribuzioni legate al lavoro notturno, alla luce della recente Risoluzione n.83/E dell’Agenzia delle Entrate, è corretto concludere che per tutte le tipologie e modalità di attività lavorative subordinate svolte nel periodo notturno, come previsto nei diversi ccnl, è applicabile tale agevolazione senza nessuna condizione quindi a prescindere dalla verifica dell’incremento di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa dell’impresa? Nel caso specifico, è applicabile tale agevolazione ai dipendenti di un istituto di vigilanza che effettua normalmente e da sempre anche servizio di vigilanza notturna su turni senza che l’impresa stessa verifichi e dimostri l’incremento di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa?
Risposta
La materia è assai controversa, la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate non ha contribuito alla chiarezza tanto più che è stata formulata in risposta ad un quesito posto da Fiat.
Pur tuttavia, la risoluzione n. 83/2010 pone in rilievo, anche per il lavoro notturno, che per l’applicazione del beneficio fiscale si possano ravvisare i requisiti di migliore o maggiore efficienza, organizzazione, produttività, ecc.
E’, a parere della scrivente, che possano fruire, pertanto, del regime sostitutivo le somme relative al lavoro notturno che il datore di lavoro richiede per migliorare, per esempio, la competitività sul mercato, come potrebbe essere nel caso evidenziato dal lettore. A giorni dovrebbe essere emanata una ulteriore nota di chiarimento.
Con la nuova nota congiunta Finanze-Lavoro n.134950/2010 il criterio è stato ulteriormente “allargato” e, con particolare riferimento al lavoro straordinario, viene precisato che il compenso è detassabile quando la prestazione è utile ad incrementare, appunto, la competitività.