“Si accoltellavano davanti al mio portone: così non si vive”


Umbria

Cronache locali

14 ottobre 2010

“Si accoltellavano davanti al mio portone: così non si vive”

Il terrore di residenti e commercianti del centro storico. Furti e spaccate a raffica tra piazza Danti e via Bartolo

534659-spaccatapicc.jpgPerugia, 14 ottobre 2010 – “Abito in Corso Garibaldi davanti al distretto militare e l’altro giorno ho dovuto chiamare i carabinieri perché non potevo uscire di casa: due marocchini si stavano accoltellando davanti al mio portone”.  Marilisa Bianco lavora in Corso Vannucci e risiede in uno dei quartieri più “caldi” del centro storico.

Oramai sembra rassegnata agli episodi di quotidiana violenza e di illegalità che si consumano nelle strade e nelle piazze dell’acropoli. “I primi tempi ero terrorizzata — prosegue la ragazza — ora per sopravvivere mi armo di coraggio e prendo tutte le precauzioni. Evito di uscire da sola di notte, mi accerto sempre che davanti a casa non ci siano balordi che spacciano”.

Il furto avvenuto l’altro ieri in pieno giorno al “Wine Bartolo”, a due passi da Piazza Danti, riapre il dibattito sulla criminalità e accende tanti interrogativi. Visto che le stessa sorte è toccata al Bar “Turreno”, poi al ristorante “Settimo Sigillo”, al negozio di calzature “Onelio” e alla pizzeria “Quattro passi” di via Bartolo, sembra farsi avanti l’ipotesi che la zona sia ormai stata presa di mira da una banda specializzata in colpi di questo tipo.

Onelio, mostra la spaccata, e si stringe sulle spalle: “È la seconda in dieci mesi: che debbo fare?”.
Porta forzata a settembre e furto con scasso un anno fa anche al “Quattro passi”. Pasquale Alessi racconta di aver trovato la porta manomessa, ma questa volta i ladri non hanno portato via niente. “Probabilmente non hanno fatto in tempo: il locale si affaccia direttamente in strada e il passaggio delle auto deve averli distrurbati”.

Anche il parrucchiere Danilo Longhi è preoccupato. “Davanti al mio negozio — osserva — sostano giorno e notte gruppi di spacciatori. Si fanno gli affari loro e non hanno mai dato fastidio né a me, né ai miei clienti. Ma certo è una magra consolazione. Non è un bello spettacolo e il centro storico ci rimette in immagine e sicurezza”.

Residenti e commercianti tornano a caldeggiare in coro la presenza più massiccia delle forze dell’ordine. “Qui in via Bartolo — protesta la signora Italia Rosi — non si riesce più a chiudere un occhio. Risse, schiamazzi, grida: succede di tutto e noi non ci sentiamo tranquilli. Una volta passava un metronotte, per noi era una garanzia, perlomeno un segnale di attenzione. Da mesi non si vede più nessuno.

Intanto, in molti negozi si sono attrezzati con la videosorveglianza e il blocca porta: Sono tutti deterrenti ai quali ci siamo dovuti abituare — commenta Dina Alessandrelli —. Dieci anni fa era fantascienza”.

SILVIA ANGELICI

“Si accoltellavano davanti al mio portone: così non si vive”ultima modifica: 2010-10-15T10:45:00+02:00da sagittario290