Cronaca
30/09/2010
Reggio: Operazione “Epilogo” per la bomba al Pg Di Landro, 22 indagati
Gli avvisi sono stati notificati su delega della Procura della Repubblica di Catanzaro, titolare dell’inchiesta sull’attentato
L’operazione di oggi ha consentito di individuare, secondo quanto hanno riferito i carabinieri, una componente organica della cosca Serraino, operante nel quartiere San Sperato di Reggio Calabria e nel comune di Cardeto (Rc), di definirne gli interessi criminali e di fare luce su alcuni fatti delittuosi compiuti sul territorio. Per quanto riguarda il movente dell’attentato compiuto il 3 gennaio scorso a Reggio, contro la sede della Procura generale, sarebbe da ricondurre ad una reazione della cosca Serraino dopo che il procuratore generale Salvatore Di Landro, poco dopo il suo insediamento avvenuto nel novembre del 2009, aveva deciso di revocare alcuni fascicoli processuali al sostituto Francesco Neri. Dai contrasti e dalle contestazioni fatte dal procuratore generale Di Landro a Neri infatti, è scaturita l’apertura nei confronti di quest’ultimo, nel marzo scorso, della procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale da parte della Prima commissione del Csm. Il procedimento si è concluso con l’adozione di una misura cautelare a carico di Neri, con il trasferimento del magistrato ad altra sede ed altre funzioni. Neri ha assunto successivamente la carica di consigliere della Corte d’appello di Roma.
A Neri era stato contestato, in particolare, di avere avuto come difensore, nei procedimenti disciplinari avviati a suo carico, lo stesso avvocato che assisteva uno degli imputati per l’omicidio della guardia giurata Luigi Rende, avvenuto il primo agosto del 2007 nel corso di una rapina. Nel corso del processo per l’assassinio di Rende, conclusosi con la conferma dei cinque ergastoli comminati in primo grado, Neri fu sostituito, come rappresentante della pubblica accusa, su decisione del procuratore generale Salvatore Di Landro.
A Neri è stata anche contestata l’avocazione del procedimento penale a carico dell’ex consigliere regionale della Calabria del Pdl Alberto Sarra, avocazione successivamente annullata dalla Corte di Cassazione.