Varese
Cronache locali
19 ottobre 2010
Minacciato con una rivoltella Vigilante rapinato della pistola
Tutto è accaduto nel giro di pochi attimi, tanto che nemmeno ci sarebbero testimoni oculari dell’accaduto. Si cerca uomo fuggito in scooter
Varese, 19 ottobre 2010- La scena riporta alla memoria cupi episodi risalenti agli anni ’70. Un uomo a bordo di uno scooter sfreccia in una strada del centro e si ferma davanti a una palazzina sorvegliata da una guardia giurata. Inchioda e scende dal ciclomotore. Poi estrae una rivoltella e la punta contro il vigilante, intimandogli di consegnare cinturone e pistola. Terminato l’assalto, fugge a tutta velocità con il suo bottino. All’epoca degli anni di piombo episodi come questo venivano chiamati «disarmamenti». Fotogrammi che sembravano definitivamente consegnate al passato. E invece ieri mattina, in pieno centro a Varese e nell’ora di punta, un uomo, al momento ancora ricercato dai carabinieri, si è reso protagonista di un raid con questo copione, almeno secondo il racconto della sua vittima.
Tutto è accaduto nel giro di pochi attimi, tanto che nemmeno ci sarebbero testimoni oculari dell’accaduto. Secondo una ricostruzione effettuata dai militari dell’Arma verso le 10.30 un uomo, piuttosto corpulento secondo chi ha potuto parlare con l’assalito, e con il volto interamente coperto da un casco nero ha parcheggiato uno scooter blu in via Robbioni, davanti all’edificio dove ha sede l’ufficio sanitario dell’Inps e vicinissimo al municipio. Ha abbassato il cavalletto e si è avvicinato alla guardia giurata di turno davanti all’istituto. Con gesto fulmineo ha estratto una pistola, puntandola contro il vigilante – alla schiena, secondo i carabinieri – e in italiano gli ha ordinato di consegnare cinturone e arma «senza fare stupidate». La sentinella privata, un 45enne spesso in servizio davanti al distaccamento dell’Inps, ha subito eseguito.
Il motociclista misterioso che, secondo le persone che hanno potuto parlare con il vigilante, sotto il casco avrebbe anche indossato un passamontagna per celare i suoi tratti somatici, è risalito sul ciclomotore e poi si è dileguato, lasciando la guardia privata aggredita sotto choc. Subito alcune persone sono accorse in suo aiuto. Fra i primi a portargli soccorso c’è stato il portinaio indiano dello stabile. «Ho parlato con lui e ho cercato di capire cosa era accaduto – racconta – Era molto spaventato. Continuava a dire che l’uomo in scooter gli aveva puntato la pistola addosso e lo aveva costretto a consegnarla. Tremava come una foglia». Subito sono scattate le ricerche. I carabinieri della compagnia di Varese hanno organizzato posti di blocco per tutta la città e in corrispondenza delle vie di fuga. Nelle prossime ore verrà anche verificato se le telecamere della zona hanno ripreso qualche elemento utile all’inchiesta. Dell’accaduto è stato informato anche il magistrato di turno, il pm Massimo Politi.
di Enrico Camanzi