In catene a Santa Lucia «Delle liste non mi fido»

Edizione BENEVENTO

03/10/2010

In catene a Santa Lucia «Delle liste non mi fido»

Guardia Giurata di Cardito fu ricevuto anche da Cesaro «Lo stato deve aiutarci»

Enrica Procaccini

HE10_687.jpg«Ho sempre pensato che fosse compito dello Stato risolvere la mia situazione e non di una lista di disoccupati. Ed è alle istituzioni che mi sono sempre rivolto. Ma non ho avuto risposte». Cinquant’anni compiuti da poco, una moglie invalida, una figlia a carico e niente lavoro. Smessa la divisa di GUARDIA GIURATA – la ditta era in sofferenza e Giuseppe Abbate era diventato di troppo – inizia il calvario. Un tour de force tra gli uffici comunali della sua Cardito, la prefettura, la Provincia, la Regione. Giuseppe non esita ad andare sotto Montecitorio, palazzo Chigi e il Quirinale. L’andirivieni al centro per l’impiego di Poggioreale non gli vale che un magro bottino: qualche settimana di lavoro part-time ora come magazziniere, ora come addetto alle pulizie. Ma i giorni passano, il lavoro finisce. E i soldi pure. Inizia la serie di manifestazioni eclatanti. A ottobre del 2009 Giuseppe si arrampica sui ponteggi montati nella Galleria Umberto I: cadono otto tubi da 15 chili l’uno, un vigile del fuoco resta ferito. Giuseppe è costernato. Grazie all’intermediazione del consigliere Schifone, che passava di là, ha almeno ottenuto un appuntamento con il presidente della Provincia. Arriva il giorno dell’incontro. Cesaro non può che dargli i riferimenti dei responsabili delle politiche sociali di Cardito. «Almeno mi ha ricevuto», ragiona Giuseppe. Il suo Comune gli dà un buono per la spesa. Ancora un altro. Poi basta. E il lavoro continua a non arrivare. A settembre scorso, l’ultima iniziativa. Giuseppe si incatena fuori i cancelli di palazzo Santa Lucia. Sul marciapiede di fronte si riunisce un gruppo di disoccupati organizzati. Si guardano con mestizia. Non si sa chi sta peggio. «Io non posso più andare avanti così – si sfoga Giuseppe – Ho anche perso da poco mia madre e, sì sa, la pensione dei genitori in molti casi può supplire parzialmente al welfare. Ora sono solo, bollette e affitti arretrati da pagare. Al suicidio ci ho pensato. Tante volte. Perché le istituzioni mi devono fare arrivare a tanto?».

In catene a Santa Lucia «Delle liste non mi fido»ultima modifica: 2010-10-04T12:00:00+02:00da sagittario290