Assalto alle farmacie protette dai vigilantes

Cronaca

(16 settembre 2010)

LA PROTESTA

Assalto alle farmacie protette dai vigilantes
“Troppi utenti da Napoli nella provincia di Caserta”

Ressa alle porte pazienti in fila “Protesta programmata per l’enorme flusso”

di GIUSEPPE DEL BELLO

084435005-ffeece15-0551-4d47-a048-cc2b7258fb0d.jpgRessa alle porte, pazienti in fila che litigano per essere primi e guardie giurate ingaggiate per evitare il peggio. La situazione precipita. L’emergenza farmaci coinvolge anche le altre province. Dopo le Asl Napoli 1, 2 e 3, arrivano i primi segnali di sofferenza da Terra di Lavoro. Tanto che il presidente di Federfarma-Caserta Enzo De Lucia ha già avvertito le autorità a nome di tutti gli iscritti: lunedì 27 si passa all’indiretta. Che significa ancora una volta farmaci a pagamento. La drastica decisione è conseguenza dell’improvvisa emigrazione di utenti che da Napoli e dall’hinterland continuano a riversarsi nei paesi confinanti, dove è ancora possibile ottenere le medicine con la prescrizione del proprio dottore. “Abito a 500 metri dal confine”, è lo sfogo di Antonietta, in fila da un’ora per avere lo sciroppo antibiotico per la figlia di 4 anni, “e cosa dovrei fare? Pagare di tasca mia una medicina che, senza ricetta, costerebbe 15 euro?”.

Ieri mattina, e per tutta la giornata, riferisce il presidente dell’Ordine Ferdinando Foglia che è anche titolare dell’omonima farmacia ad Aversa, “c’è stato un vero e proprio assalto alla diligenza. Siamo stati costretti a rivolgerci alla vigilanza privata. Ormai, da noi come in altre farmacie della zona, vengono pazienti da Napoli e dai comuni confinanti e si lavora in condizioni di inimmaginabile stress, al limite delle possibilità. E questo sia per il funzionamento della farmacia, sia perché siamo quasi a corto di prodotti”. Sempre ieri è partito da Federfarma-Caserta la richiesta di autorizzazione al cosiddetto “atto di desistenza”. “Si tratta del permesso”, continua Foglia, “concesso dal garante per il diritto di sciopero a non accettare ricette provenienti da altre province”.

Il debito della Regione nei confronti dell’Asl casertana è di poco inferiore ai 70 milioni, precisa De Lucia. Che aggiunge: “Nel nostro territorio ci sono 220 esercizi di cui 17 a Caserta e 13 ad Aversa. Ogni mese la “rimessa”, cioè la spesa per il nostro settore ammonta a circa 13 milioni, e ora siamo fermi a febbraio. Lo sciopero, l’abbiamo programmato non tanto per la nostra situazione, migliore di quella delle Asl napoletane, ma per difenderci dalle ripercussioni dell’enorme flusso di utenti esterni. A Caserta siamo riusciti a ridurre il nostro credito e sarebbe un peccato perdere i risultati ottenuti”.

Assalto alle farmacie protette dai vigilantesultima modifica: 2010-09-17T11:30:00+02:00da sagittario290