RAPINATORE NEL MARKET: ARRESTATO. E NEI GUAI DIPENDENTE

Cronaca

[01/09/2010]

RAPINATORE NEL MARKET: ARRESTATO. E NEI GUAI DIPENDENTE

Arrestato dalla polizia dopo il colpo Stefano Zampino, di Lecce. Nel Conad armato di coltello da cucina. Un dipendendente l’ha seguito. Ma ne avrebbe approfittato, prendendo parte dei soldi gettati

Immagine.jpgLECCE – Dopo la rapina, scappa a piedi, e un dipendente gli si mette alle calcagna. Ma, colpo di scena, a finire nei guai, oltre al primo, è anche il secondo. Che passa in un baleno dal rango di eroe di giornata, a quello d’indagato. Ad incastrarlo, più o meno involontariamente, proprio il rapinatore, una volta bloccato, ed al quale mancava parte della somma estorta con la forza. E pensare che se quest’ultimo fosse riuscito a scappare, nessuno avrebbe saputo nulla di parte della refurtiva finita nelle tasche dell’inseguitore. Il quale si sarebbe fatto travolgere dalla situazione, approfittandone e prendendo i soldi gettati all’aria dal bandito (oltre la metà di quanto preso), identificato per Stefano Zampino, 31enne di Lecce. Ampiamente noto alle cronache per una serie di altri reati, anche specifici.

Zampino è stato fermato dopo un intervento degli agenti di polizia uomini delle volanti e del reparto prevenzione crimine, e dalla vigilanza della Sveviapol. Braccato, è finito nella rete delle forze dell’ordine, subito dopo aver seminato il panico, armato di coltello, ed aver anche sequestrato per qualche istante una cliente, tenendole l’arma bianca puntata contro. Momenti di tensione pura, dunque, questa mattina, intorno alle 11, quando il giovane si è presentato ad una cassa del supermercato Conad di piazzale Rudiae. Una volta entrato, il 31enne ha estratto un coltello da cucina ed ha intimato alla prima cassiera che s’è trovata di fronte di consegnargli il denaro. In tutto, 290 euro. E per apparire più convincente, ha trattenuto anche una cliente, minacciandola con l’arma.

Arraffato il denaro e fuggito a piedi, però, Zampino è stato seguito da un dipendente. Tutto questo, mentre partiva la chiamata al 113 e sul posto convergevano diversi equipaggi delle volanti e del reparto prevenzione crimine di Lecce, oltre alla vigilanza privata; in pochi minuti, il rapinatore è stato così braccato e bloccato nella zona del sottopasso di piazzale Rudiae (conosciuto dai leccesi come “Ponte di Monteroni”). Addosso, parte del denaro ed il coltello. E mentre veniva condotto in questura, si procedeva ad acquisire le verbalizzazioni della direzione del supermercato Conad, della cassiera e del dipendente, che non ha mai perso di vista il rapinatore. E’ stato anche acquisito il filmato della videosorveglianza interna. E dell’arresto, è stata comunicata notizia al pm di turno, Giovanni De Palma, che ha disposto la traduzione in carcere di Zampino.

Quest’ultimo, come detto, è personaggio ben noto, per motivi legati all’uso di stupefacenti sin 2000, quando gli fu elevata la prima contestazione per uso personale, e per rapine, compiute in seguito. L’anno successivo, sempre per droga, fu arrestato dai carabinieri. Il primo precedente di rilievo risale al 2006, quando venne tratto in arresto dopo un’indagine della squadra mobile per una rapina compiuta ai danni della filiale della Bancapulia di via Leuca, a Lecce. Un colpo messo a segno in maniera analoga a quella di oggi, che gli fruttò 2mila e 500 euro.

All’epoca, l’arresto fu effettuato grazie alle comparazioni dattiloscopiche tra l’impronta del sospettato e quella lasciata all’atto dell’ingresso in banca, che già allora era dotata di un sistema di difesa passivo che prevede il rilascio di un’impronta digitale. Successive indagini, portarono alla denuncia di Zampino per un’altra rapina, questa volta ai danni del supermercato Gi.Bi. di via San Lazzaro. Fatto, quest’ultimo, avvenuto il 4 ottobre del 2006. Ma forse neanche lui, che pure di esperienza ne ha maturata, avrebbe mai immaginato che una persona messasi ad inseguirlo, avrebbe risposto alla lettera a quell’antico adagio secondo il quale l’occasione farebbe l’uomo ladro. Anche se in questo caso, il reato contestato non è furto, ma – per essere precisi – ricettazione.

Prende i soldi nella fuga del rapinatore, ai domiciliari il dipendente

Nel pomeriggio, ecco quello che nessuno si aspetta, e che finisce per diventare la storia nella storia: l’iscrizione nel registro degli indagati del dipendente del Conad. Gli uomini delle volanti e del reparto prevenzione crimine, nel corso delle indagini tese a ricostruire la dinamica esatta dei fatti, hanno alla fine accusato anche lui, il dipendente del supermercato rapinato, che si era messo alle costole di Zampino: D.M.G., 36enne leccese (le generalità complete non sono state diffuse). Durante l’inseguimento, è infatti emerso come Zampino abbia gettato in terra delle banconote per far desistere l’inseguitore. Il quale le avrebbe raccolte. Piccolo particolare: avrebbe omesso di riferire la cosa agli inquirenti. Solo una perquisizione personale, effettuata molto tempo dopo i fatti, ha permesso di ritrovare il denaro: 180 euro.

La circostanza ha meglio chiarito l’assenza di coincidenza piena tra quanto dichiarato in sede di denuncia dai titolari del supermercato ed il ritrovamento solo di una parte della somma addosso a Zampino. Definendo alcuni particolari relativi al momento in cui la polizia ha rintracciato il rapinatore in compagnia di un secondo uomo, il quale non sarebbe sembrato agli agenti di avere il tipico atteggiamento di chi intende bloccare qualcuno.

Ad un migliore approfondimento, non sono emerse frequentazioni o complicità tra i due uomini nei momenti che hanno preceduto la rapina. Essendo però flagrante il reato di ricettazione, a carico di D.M.G. il pm De Palma ha disposto la misura precautelare degli arresti domiciliari. Tutto il denaro rinvenuto, sia addosso al rapinatore, sia addosso al dipendente, è stato restituito. Entrambi gli uomini sono difesi d’ufficio dall’avvocato Laura Bruno.

RAPINATORE NEL MARKET: ARRESTATO. E NEI GUAI DIPENDENTEultima modifica: 2010-09-02T11:30:00+02:00da sagittario290