Martedì 14 Settembre 2010,
Ed: VENEZIA
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MIRANO Dopo la maxi rissa scoppiata nel reparto di Medicina
Ospedale, è allarme sicurezza
Gli addetti alla portineria denunciano continue proteste e minacce
Allarme sicurezza all’ospedale di Mirano. Dopo la rissa scoppiata per futili motivi tra i nomadi nel reparto di Medicina, a protestare «silenziosamente» sono gli addetti alla portineria dell’ospedale. Coloro che controllano quotidianamente ciò che succede nella cittadella sanitaria di Mirano. Quanto successo sabato pomeriggio è forse la punta dell’iceberg di tutta una serie di minacce, intimidazioni e violenze verbali che il personale della portineria subisce quotidianamente a tutte le ore del giorno e della notte. Al mattino i problemi maggiori ma grazie ad una turnazione favorevole ci sono sempre due addetti in servizio ad affrontare i numerosi «attacchi» da parte della cittadinanza che mal sopporta che il carro attrezzi rimuova la propria auto messa in posizione vietata. Il servizio di rimozione delle auto compie in questi giorni 2 anni di attiviità e, a dire il vero, all’interno dell’ospedale le auto sono parcheggiate in modo corretto, nessuna è fuori dagli appositi spazi ed i mezzi di servizio dell’Ulss possono muoversi tranquillamente. La linea dura portata avanti in questi due anni dalla direzione sanitaria e dalla dirigenza medica dell’ospedale ha avuto l’effetto visibile di una migliore vivibilità «viaria» interna al nosocomio. Purtroppo i maleducati, coloro che ignorano le regole del vivere civile trovandosi senz’auto, perchè parcheggiata in maniera abusiva o all’interno dell’ospedale o nell’area invalidi senza contrassegno, trovano facile «sfogarsi» con gli addetti alla portineria che nulla c’entrano con la rimozione dei veicoli che viene disposta dalla direzione sanitaria. Nelle ore notturne c’è il passaggio della vigilanza privata per il controllo dell’ufficio cassa e di altri settori sensibili dell’ospedale come il centro trasfusionale e la farmacia ma anche il recente furto di computer al centro prelievi dimostra che in materia di sicurezza c’è sempre tanto da fare.