Cronaca
(04 agosto 2010)
IL CASO
Guardia giurata litiga con la moglie e ruba un furgone con 900mila euro
L’uomo dopo il diverbio è uscito di casa sbattendo la porta. Poi, al lavoro, ad un collega ha detto: “Carico il blindato e ti aspetto giù”. Ma quando l’altro vigilante è sceso in garage, ha scoperto che l’altro era scomparso con il mezzo e il denaro
Ricerche sino a tarda notte della guardia giurata che mercoledì nattina si è impadronita di 900 mila fuggendo poi con il furgone dell’ Istituto di Vigilanza a Nocera Inferiore. I carabinieri hanno istituito posti di blocco nel salernitano nella convinzione che l’ uomo, A.P., 44 anni, nato ad Angri (Salerno) possa essere ancora in zona. La guardia giurata, secondo la ricostruzione dei carabinieri, aveva avuto in mattinata un litigio con la moglie, con la quale era in via di separazione, poco prima di uscire di casa. I litigi tra i due – secondo alcune testimonianze – sarebbero stati frequenti ed i due erano già separati di fatto.
Le modalità del colpo, sicuramente premeditato, sono state ricostruite dagli investigatori. A.P., dipendente della “Ipervigile” ha cominciato insieme ad un collega il solito giro di consegne e prelievo di denaro da banche ed esercizi commerciali. L’ Istituto di Vigilanza rifornisce di denaro contante al mattino banche e negozi.
La guardia giurata, che aveva anche il compito di guidare il furgone blindato portavalori, ha detto al collega di aver dimenticato di prendere le chiavi delle cassette di sicurezza esterne di alcuni Istituti di credito custodite negli uffici della “Ipervigile”. Quindi si è recato con il furgone alla sede dell’ Istituto, e qui ha fatto scendere il collega con l’ incarico di prendere le chiavi dimenticate.
Al suo ritorno, però, l’ altra guardia giurata non ha più trovato A.P, fuggito a bordo del furgone portavalori. L’ allarme è scattato quasi subito e poco più tardi i carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore hanno ritrovato il furgone blindato in via De Concilis, a circa un chilometro dalla sede dell’ Istituto di vigilanza. A bordo, però, non c’ erano più i sacchi di denaro con una ingente somma di denaro, circa 900 mila euro. Anche il collega di lavoro del portavalori è stato interrogato dai militari e dal magistrato.
L’ accusa nei confronti di A.P. è di appropriazione indebita aggravata. Le ricerche, insieme ad un identikit della guardia giurata sono state estese ai posti di frontiera, anche se la sensazione degli investigatori è che l’ uomo non abbia lasciato il territorio nazionale.