Asseggiano: il porto d’armi non c’entra nulla

Lettere & Opinioni

LA REPLICA

Venerdì 16 Luglio 2010,

Ed: NAZIONALE
Pagina: 20

Asseggiano: il porto d’armi non c’entra nulla

lettera-al-direttore.jpgScrivo in seguito alle dichiarazioni di personalità istituzionali a proposito dell’omicidio-suicidio di Asseggiano. Mi hanno colpito quelle del magistrato inquirente e del Questore di Venezia, che scaricano in modo semplicistico sui possessori a vario titolo di regolare autorizzazione al porto o detenzione armi da fuoco, la responsabilità di questi accadimenti, quasi che tutti gli omicidi fossero commessi da cittadini regolarmente autorizzati.

Per smentire questo, basta leggere l’articolo del Gazzettino del 13 luglio pag. 3, ove, di 11 omicidi elencati, 6 sono stati compiuti non con armi da fuoco. Due dei restanti 5 erano detentori istituzionali di armi d’ordinanza in quanto uno Guardia carceraria, l’altro Guardia giurata. Solo 3 omicidi sono stati compiuti da privati cittadini con Licenza di porto o detenzione: meno del 28%.

Per contro, se si dovesse perseguire il principio che chiunque detiene regolarmente un’arma, è un potenziale assassino, si dovrebbero disarmare esercito, corpi di polizia statali, provinciali, regionali, comunali e privati, per i quali talvolta, i controlli e valutazioni per il porto d’arma, sono meno frequenti e severe di quelle richieste ai “borghesi”.

Lo stesso principio dovrebbe essere applicato per i detentori di permesso di guida visto il gran numero di morti e feriti giornalieri, quasi un bollettino di guerra. Perché non ritirare la patente a tutti evitando il rischio che qualche matto, ubriaco, drogato o peggio semplicemente assonnato, commetta una strage?   

Cristina Bandarin

Lido di Venezia

Asseggiano: il porto d’armi non c’entra nullaultima modifica: 2010-07-17T11:15:00+02:00da sagittario290