Ballestrero (La Lince): “La tecnologia cambia…

Cronaca

08/06/2010 15:34:40

Ballestrero (La Lince): “La tecnologia cambia la percezione della sicurezza”

img_14112.jpgLa Spezia. Come cambia la percezione sulla sicurezza? Quanto incidono gli strumenti della tecnologia sulla qualità di un intervento veloce ed efficace? Matteo Ballestrero, amministratore delegato della Lince, storica società di vigilanza attiva sul territorio provinciale, fa il punto della situazione in un momento dell’anno piuttosto delicato: “Il lavoro è cambiato in modo radicale. Prima si dipanava essenzialmente in un’attività notturna mentre ora si è allargato a buona parte delle ventiquattro ore: nasceva anni fa come “metronotte”, colui il quale verificava le saracinesche dei locali e applicava un bigliettino che confermava l’avvenuto monitoraggio. Ma nel frattempo è cambiato tutto: soltanto il 5% dei clienti oggi richiede il servizio tradizionale (utile ma di sola deterrenza) mentre tutto il resto è cambiato grazie alle tecnologie”.

Ballestrero spiega come funziona l’intero apparato: “L’impianto di allarme è collegato con periferici radio alla nostra centrale operativa (nella foto) che avvisa in tempo reale dell’avvenuto segnale la pattuglia localizzata più vicina. Dovete pensare che il nostro servizio copre l’intera provincia, da Levanto ad Ortonovo con dieci auto più una responsabile. Per la Spezia e Sarzana si aggiungono poi ulteriori due auto per completare le ventiquattro ore. Abbiamo scelto un numero così cospicuo, per privilegiare la qualità del servizio: potevamo fare lo stesso con un numero di mezzi molto inferiore ma il tempo di intervento sarebbe stato più alto. Oggi il tempo medio si aggira sui sei minuti. Abbiamo uno strumento di verifica, certificato e quindi non passibile di manomissione, capace di accertare in tempo reale tutti i movimenti, il cui report viene girato al clienti. Quando si superano gli otto minuti si lavora sui motivi, sempre con l’intenzione di migliorare”.

Come avviene la gestione dell’emergenza? “Quando scatta l’allarme, viene dato un segnale alle auto, localizzate dalla centrale con sistema satellitare. Quella più vicina prende in consegna il caso schiaccia un pulsante di prenotazione. Da quel momento parte un timer fino a quando la pattuglia non giungerà sul posto e a quel punto l’operatore schiaccerà il pulsante di nuovo. I dati rimangono nella memoria”.

Quali le attività e le tipologie di clienti? “Attività commerciali e impresa, minore le richieste da privato, probabilmente perché non tutti conoscono che tipo di lavoro sia. La percezione della sicurezza è cambiata così come la cultura della sicurezza ma è materia di cui si parla ancora troppo poco”.

L’attività è in contatto e collaborazione con le forze dell’ordine: “Decisamente. C’è un rapporto di reciproca soddisfazione ed è obbligatorio visto che la nostra attività è disciplinata dal Ministero dell’Interno e a livello territoriale da Prefettura e Questura. Recentemente abbiamo firmato un protocollo col ministro Roberto Maroni “Mille occhi sulla città”, a conferma di un rapporto virtuoso, quotidiano”.

In estate aumenta la richiesta visto il moltiplicarsi di episodi di furti e affini?
“Si lavora di più ma va detto che la domanda non corrisponde in modo proporzionale agli episodi. Molti utenti sono diventati nostri clienti soltanto dopo brutte esperienze. Sul privato molti non conoscono questo tipo di servizio e pensano che il solo allarme domestico sia strumento di garanzia mentre invece non è sufficiente. Facciamo anche video-ronde, cioè ispezioni virtuali per verificare il funzionamento dell’impianto”.

Un servizio provinciale che potrebbe allargarsi a Massa Carrara: “E’ una strada percorribile potenzialmente. Prima non era possibile ma la normativa sta cambiando e a breve dovremo avere delle novità”.

Ballestrero (La Lince): “La tecnologia cambia…ultima modifica: 2010-06-09T11:30:00+02:00da sagittario290