Una gara bandita per tagliare i lavoratori

Attualità

Mercoledì 23 Giugno 2010 – 18:09

Filcams: “Visentin ha recepito le nostre osservazioni e non ci chiama”

Una gara bandita per tagliare i lavoratori
Il servizio di vigilanza armata al tribunale

di Redazione

c_200_150_16777215_0__articoli_2010_06_stefano_gugliotta.jpgSiracusa – «E’ triste constatare che il comune di Siracusa non è in grado di stilare un bando di gara a “prova di sindacato”, mentre il sindaco Visentin, compiendo una caduta di stile continua ad escluderci dai tavoli della trattativa». E’ questo l’amaro commento del segretario generale della Filcams Cgil di Siracusa, Stefano Gugliotta, dopo aver appreso della proroga a data da destinarsi della scadenza del bando 5958 del 28 maggio 2010 relativo all’affidamento dei servizi di custodia armata presso il palazzo di giustizia di Siracusa.

«Lo abbiamo appreso dal sito internet del comune – dichiara Gugliotta – ed è evidente che tale provvedimento sia scaturito dal recepimento delle nostre eccezioni riferite ai numerosi strafalcioni presenti nel documento di gara. Vogliamo rassicurare il primo cittadino che Filcams intende apportare un contributo costruttivo, prova ne sono le osservazioni puntualmente inoltrate e ora recepite. Per questo siamo in attesa di ricevere una convocazione constatando, purtroppo, che l’attuale proroga certamente vanificherà gli obiettivi di risparmio contenuti nel bando, tutti sulle spalle dei lavoratori. Confidiamo che nella riedizione della gara si tenga conto in primis del diritto dei dodici attuali lavoratori e, non in secondo ordine, della sicurezza di quel sito che non possono essere sacrificati nel nome del mero contenimento di bilancio».

c_200_150_16777215_0__articoli_2010_06_tribunale1.jpgLa denuncia della Filcams Cgil è conseguente all’invio di due lettere trasmesse negli ultimo giorni al sindaco, al prefetto, al presidente del tribunale, al procuratore della repubblica e al questore di Siracusa, contenenti la richiesta di un incontro per rivedere alcuni punti contenuti nel bando di gara in scadenza proprio nella giornata di ieri.

Il documento, sostiene la Filcams,  conteneva clausole vessatorie e errate tendenti a dividere il movimento dei dodici lavoratori in servizio, di cui sei ex Lsu. In sostanza, al punto 8, l’amministrazione, partendo da una somma soggetta a ribasso d’asta, ridimensionata del 25%, imponeva all’impresa vincitrice il mantenimento nel ruolo delle sei guardie in precedenza esternalizzate dal comune, lasciando alla discrezione del gestore il rimanente impiego dei custodi nel rispetto della massima efficienza del servizio. Una forma di tutela, quindi, nei confronti degli ex Lsu senza che tra gli articoli del bando si facesse riferimento a turni di lavoro, postazioni da presidiare, numero minimo di guardie da impiegare. Nel precedente bando, il Comune aveva invece previsto una specifica clausola di salvaguardia per tutti e dodici i lavoratori.

Lo stanziamento previsto per la fornitura del servizio di custodia armata h24 e di videosorveglianza al palazzo di giustizia parte da una base di 416.000 euro annui che corrispondono a circa 34.600 euro mensili, un quarto in meno dei precedenti 46.000 euro. E si tratta di uscite di bilancio, osserva Filcams, che non incidono sul mantenimento del patto di stabilità.

L’altro punto fortemente controverso riguarda la forma di contratto da sottoporre ai lavoratori che, secondo l’amministrazione all’art. 9, doveva avere una durata determinata per la vigenza dell’appalto. Impossibile, replica Filcams, perché si tratta di un’iniziativa fuori legge e che viola le norme contrattuali: “il transito degli addetti nella nuova società deve avvenire con un contratto a tempo indeterminato.”

Alle inesattezze giuridiche presenti nel documento si aggiunge, evidenzia ancora l’organizzazione sindacale, l’ostinazione del primo cittadino a non convocare la Filcams. Anzi, si legge in un documento, il sindaco pare abbia fatto sue le osservazioni a suo tempo inviate, ma ne ha discusso con gli altri sindacati tenendo fuori chi aveva avanzato le obiezioni. “Non comprendiamo le ragioni che ci vedono inopportunamente esclusi, è scritto nella lettera inviata ieri a Visentin, e stigmatizziamo tale metodo di lavoro ribadendo la richiesta di un incontro a palazzo Vermexio.”

Una gara bandita per tagliare i lavoratoriultima modifica: 2010-06-24T11:30:00+02:00da sagittario290