“La Napoli Servizi” fonte di sprechi

Cronaca

23/6/2010

“La Napoli Servizi” fonte di sprechi

34744_2sm.jpg“Ho ritenuto necessario sollecitare i presidenti delle commissioni Bilancio e Sviluppo e Innovazione perché richiedessero al management della Napoli Servizi e all’amministrazione comunale tutti gli atti relativi alle gare per la vigilanza armata temporanea di alcune strutture comunali perché, come dimostrano i fatti, a Napoli non c’è nulla di più definitivo del provvisorio”.

Così il consigliere comunale del Nuovo Psi del Consiglio Comunale di Napoli Domenico Palmieri a margine della seduta congiunta di oggi delle Commissioni Bilancio e Sviluppo e Innovazione del Comune di Napoli dedicata alle società partecipate.

La Napoli Servizi, con i suoi 1500 dipendenti rappresenta oggi forse più di ogni altra partecipata l’emblema dello sperpero politico: un contenitore vastissimo, nella cui ragione sociale compare anche la guardiania, e non me ne faccio mistero, ed anche la possibilità di attivare convenzioni e contratti esterni per funzioni, come quelle della custodia o vigilanza delle strutture comunali.

Attività, insomma dice Palmieri, che potrebbero essere tranquillamente e convenientemente svolte dal personale della partecipata. Nei fatti, torno a spiegarlo, la differenza che corre tra l’attività di vigilanza e di guardinaia è prossima allo zero: nessuna delle due può infatti sostituirsi a quella delle forze dell’ordine che vanno sempre mobilitate in caso di reale pericolo. Non so se siamo di fronte a casi di sciatteria o clientelismo politico, so solo che continuare su questa falsa riga non è più accettabile.

“La Napoli Servizi” fonte di sprechiultima modifica: 2010-06-24T11:45:00+02:00da sagittario290