Cronaca
(11 giugno 2010)
IL BLITZ
Presa banda di romeni guidata da italiani
colpivano bar e tabaccai tra Siena e Roma
Diciotto giovani divisi in tre bande agivano coordinati da due ex guardie giurate romane di 50 anni. Denunciati anche quattro persone accusate di aver rivenduto sigarette e altra merce rubata. “Molto difficile prevedere il luogo dove andavano a colpire”
Agivano in più squadre, precisamente tre ‘batterie’, erano in contatto tra di loro durante i furti tramite cellulare in ‘modalità conferenza’ e derubavano anche più volte nella stessa notte gli stessi tabaccai o bar. Così operavano tre bande di romeni che sono state arrestate dai carabinieri di Siena e da quelli del nucleo investigativo di Roma. I romeni, tutti giovani tra i 25 e i 30 anni, sono accusati di aver compiuto 65 furti dal settembre 2009 tra Siena, Rieti, Viterbo, Terni, Roma e nel suo hinterland.
Il loro punto di incontro era nella zona di Cinecittà dove si vedevano in alcuni bar solitamente frequentati da extracomunitari; dopo aver scelto il luogo da colpire, si spostavano da Roma in auto intestate ad altre persone, reperivano il materiale per lo scasso in cantieri o negozi di utensili vicino ai punti da colpire e poi rubavano sigarette, liquori, schede telefoniche mentre altri membri della banda erano sparsi nel raggio di un chilometro per avvisare dell’eventuale arrivo di forze dell’ordine. Al minimo sospetto abbandonavano l’obiettivo e si dirigevano in un altra città per compiere i furti: tra gli esercizi commerciali colpiti alcuni sul raccordo Siena-Bettolle, altri nell’hinterland di Roma e nella capitale a Cinecittà, Anagnina, Portuense e Palmiro Togliatti.
“Era molto difficile prevedere il luogo dove andavano a colpire perché lo definivano pochi momenti prima del furto – ha spiegato il comandante della V sezione del nucleo investigativo Claudio Rubertà – sono riusciti anche a sfuggirci una volta dopo un inseguimento sulla Palmiro Togliatti. Andavano a 200 chilometri all’ora, hanno perso il controllo della vettura e poi dopo lo schianto sono fuggiti tra i campi”.
A svolgere il ruolo di ‘capi organizzatori’ due ex guardie giurate romane di 50 anni, anche loro arrestate insieme ai 18 giovani, che mettevano in contatto i romeni con i ricettatori; denunciati anche quattro tabaccai a Roma accusati di aver rivenduto sigarette e altra merce rubata. “Era un sodalizio tra romeni pericolosissimo – ha detto il comandante della compagnia di Siena Igor Infante – colpivano solo dopo accurati sopralluoghi ed erano in possesso anche di armi particolari come un manganello elettrico la cui scossa ad elevato voltaggio può provocare stordimento ma anche problemi a livello cardiovascolare”.