I vigilantes chiedono sicurezza

Cronaca

24 giugno 2010

I vigilantes chiedono sicurezza

«Servizi sempre in coppia oppure facciamo sciopero»

di Enrico Messina

jpg_2116772.jpgLUCCA. «Se non otterremo risposta, proclameremo lo stato di agitazione e faremo uno sciopero». È l’annuncio dei sindacati delle guardie giurate, dopo gli incontri in questura nei quali era stato posto il problema sicurezza. Lo stesso sollevato dalla lettera aperta di una guardia che chiedeva proprio al questore di «trovare una soluzione quanto prima».  I regolamenti di molti istituti di vigilanza, che passano al vaglio della questura, non prevedono più il servizio in coppia, che le guardie considerano essenziale per garantire un minimo di sicurezza. Troppo care le ronde in due per le aziende, orientate a ridurre i costi a maggior ragione dopo che la liberalizzazione del servizio, imposta da una sentenza della Corte europea nel 2007, ha permesso di operare anche al di fuori dei confini provinciali, rendendo più numerosa e agguerrita la concorrenza.  La liberalizzazione ha prodotto caos su licenze e regolamenti. Fino al 2008, il questore emanava un regolamento unico che valeva per tutti gli istituti che avevano ottenuto l’autorizzazione ad operare nel territorio. Una direttiva ministeriale del 2008, che recepisce quanto imposto dall’Unione europea, permette agli istituti di operare anche in altri territori provinciali e prevede regolamenti per singoli istituti, approvati dalla questura dove ha sede la centrale operativa. Un meccanismo, dicono Umberto Marchi, Giovanni Sgrò e Giampiero Guidi – segretari provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – che «non garantisce parità di trattamento fra le aziende che operano nello stesso territorio».  La ronda in coppia come regola generale (con eccezioni da individuare caso per caso) era prevista dall’accordo di secondo livello fra sindacati e istituti. «Il regolamento unico del questore teneva conto di quell’accordo – dicono i sindacalisti -. Adesso, con l’approvazione di regolamenti diversi, si sta cancellando tutto quello che avevamo ottenuto anche a prezzo di importanti sacrifici sulle contribuzioni».  I sindacati hanno già avuto due incontri in questura, il 4 e il 13 maggio, durante i quali hanno chiesto che il parere dei lavoratori venga sentito prima dell’approvazione dei regolamenti. Hanno chiesto, inoltre, che l’uscita in coppia resti la regola generale e che la questura imponga le proprie condizioni al momento di ricevere sul proprio territorio guardie degli istituti di altre province. Marchi, Sgrò e Guidi stanno aspettando una risposta dalla questura. Si dicono disponibili a un nuovo confronto con le aziende, ma avvertono: «La sicurezza delle guardie giurate non è barattabile con alcun miglioramento economico».

I vigilantes chiedono sicurezzaultima modifica: 2010-06-25T12:00:00+02:00da sagittario290