Non c’è pace per i dipendenti della Securpol Vigilantes di Arezzo

Attualità

Ufficio Stampa

Mercoledì 26 Maggio 2010 08:32

Non c’è pace per i dipendenti della Securpol Vigilantes di Arezzo ora rischiano la delocalizzazione del lavoro

conficconi_marco2_360_235.jpgAncora una volta si vuole scaricare la responsabilità di una gestione catastrofica sui lavoratori. La Securpol Vigilantes di Arezzo infatti, intende, a partire dal 1° giugno, affittare il proprio ramo di azienda, in cui prestano la loro opera circa 200 lavoratori, ad una società in cui la proprietà, Angelo Menghini e figli, sta già facendo confluire le oltre trenta società di vigilanza e trasporto valori sparse in tutta Italia. La gestione fatta in questi anni dalla proprietà ha talmente debilitato la competitività della nota azienda di vigilanza con sede in Arezzo che oggi, ancora una volta si cerca di scaricare i costi del risanamento sui soli dipendenti.

La UIL Commercio, non ci sta. I lavoratori della Securpol Vigilantes sono già stremati dagli ultimi accadimenti e dall’incertezza del posto di lavoro.

Ancora una volta, afferma Marco Conficconi, segretario provinciale della categoria, noi chiediamo alla proprietà di sottoscrivere un accordo che, con chiarezza, dia risposta a 4 punti fondamentali:

• certezza del posto di lavoro per tutti coloro che operano nella sede di Arezzo;
• impegno a non delocalizzare gli appalti che vengono gestiti dai lavoratori della sede di Arezzo e a sviluppare un piano industriale degno di questo nome;
• ricercare una soluzione, dignitosa, per i numerosi lavoratori che negli ultimi anni sono stati fortemente penalizzati, anche economicamente, dalla gestione semplicistica dell’azienda;
• impegno a non variare l’attuale organizzazione del lavoro in modo unilaterale e a ricercare maggiori eguaglianze e trattamenti tra i lavoratori.

Questi sono punti essenziali per la nostra organizzazione sindacale, continua Marco Conficconi, – impegni a cui la famiglia Menghini ha cercato, invece, di dare risposte elusive, mostrato di avere, per questi lavoratori, ben altri progetti.

Noi, dice il segretario, andiamo avanti sulla strada della difesa ostinata dei diritti dei lavoratori. Abbiamo già programmato, per dopo domani, un incontro in Questura ad Arezzo, dopodiché chiederemo un incontro con il Prefetto, per poi scrivere direttamente ai Ministeri interessati, affinché non si chiudano gli occhi davanti ad una azienda che si occupa di sicurezza, ma dove i primi ad essere insicuri sono proprio i dipendenti.

Unione Italiana Lavoratori Turismo

Non c’è pace per i dipendenti della Securpol Vigilantes di Arezzoultima modifica: 2010-05-27T12:00:00+02:00da sagittario290