La Questura rendiconta sull’attività della Polizia nel 2009

Attualità

14/05/2010, ore 17:28

La Questura rendiconta sull’attività della Polizia nel 2009

polizia_71956.jpgAscoli Piceno | Pubblichiamo i dati fornitici in occasione della Festa della Polizia. Tutti i dati e la cronaca delle operazioni compiute dalle locali forze dell’ordine, suddivisa reato per reato.

Si partecipano le statistiche aventi in oggetto i dati salienti dell’attività della Polizia di Stato della Provincia di Ascoli Piceno, nell’anno 2009.

Tali dati certificano l’attività di contrasto dei reati in genere e l’attività Amministrativa di competenza:

persone arrestate 255
persone denunciate 1430
persone controllate 143718
autovetture controllate 98715
eroina sequestrate Gr.1602
cocaina sequestrata Gr.1638
hashish sequestrato Gr.1775
permessi e carte di soggiorno rilasciati 12069
stranieri regolarmente soggiornanti nella Provincia di Ascoli Piceno 18000
provvedimenti di espulsione notificati 196
ordini del Questore di lasciare il territorio nazionale 198
licenze porto d’armi e nulla osta acquisto armi rilasciati 811
passaporti rilasciati 8649
pattuglie effettuate 6713
incidenti stradali rilevati 2128
incidenti stradali con esito mortale rilevati 20
incidenti stradali con lesioni rilevati 819
infrazioni contestate 24647
veicoli compendio di reati 50
soccorsi 4566
ordinanze di servizio emesse dal Questore 1378

MISURE DI PREVENZIONE EMANATE IN APPLICAZIONE DELLA LEGGE 1423/56

Avvisi orali 48
Rimpatri con foglio di via 2
Divieti di ritorno 139
Sorveglianze Speciali 2
Provvedimenti di divieto di accesso agli impianti sportivi 36

ALTRI PROVVEDIMENTI

Provvedimenti ai sensi art. 75bis DPR 309/90 37
Ammonimenti 7

In relazione alla nota sopradistinta, Nel contrasto alle varie fenomenologie criminali si segnalano le seguenti principali operazioni di P.G.:

OMICIDI

-In data 22 gennaio Roccaffluvione, personale del Nucleo Investigativo Carabinieri di Ascoli Piceno, interveniva presso l’abitazione di R.M. 25 enne del luogo, il quale poco prima aveva rinvenuto i corpi senza vita dei propri genitori, R.G. 63 enne e J.G. 58 enne. Primi accertamenti condotti consentivano ipotizzare omicidio-suicidio perpetrato da citato R.G., che avrebbe verosimilmente soffocato la moglie prima di impiccarsi.

IN MATERIA REATI CONTRO IL PATRIMONIO

-In data 26 febbraio personale locale U.P.G.S.P. unitamente ad una pattuglia del Distaccamento Polizia Stradale di San Benedetto del Tronto, traevano in arresto tre cittadini rumeni responsabili di furto aggravato. Predetti dopo aver commesso un furto poco prima all’interno di un esercizio commerciale, si davano alla fuga a bordo di un autovettura, che veniva intercettata e dopo un breve inseguimento bloccata dal personale operante. L’intera refurtiva sottratta veniva riconsegnata all’avente diritto;

-In data 24 giugno nell’area antistante il parcheggio del centro commerciale denominato “Cityper”, sito nel Comune Porto Sant’Elpidio, quattro malviventi travisati ed armati, perpetravano una rapina ai danni di un furgone portavalori della società “Fitist security srl”. Una volta aggredite le due guardie giurate, una di esse reagiva impugnando la propria pistola.

A quel punto uno dei tre malviventi esplodeva un primo colpo di fucile all’indirizzo del furgone colpendo il parabrezza blindato, e un secondo colpiva un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze, ferendo l’occupante del mezzo all’altezza dell’ascella sinistra. La guardia giurata a questo punto rispondeva al fuoco esplodendo due colpi di pistola. Nonostante la reazione i tre malviventi riuscivano ad impossessarsi di tutte le sacche prelevate e fuggivano a bordo di un furgone “Fiat Scudo” condotto da un quarto complice. Nella circostanza, l’altra guardia giurata esplodeva tre colpi di pistola, che attingevano verosimilmente la parte posteriore del mezzo con cui si erano dati alla fuga i quattro malviventi. Da immediati accertamenti esperiti è emerso che in data 20 giugno u.s. nel Comune di Corridonia è stato rubato un furgone dello stesso tipo e colore di quello utilizzato nella rapina. Lo stesso veniva rinvenuto nel comune di Montegranaro in data 2 luglio, completamente distrutto e incendiato;

-In data 28 giugno a San Benedetto del Tronto 5 malviventi perpetravano una rapina ai danni di tre venditori di oggetti preziosi che, poco prima, avevano chiuso il loro stand espositivo.
I tre mentre stavano facendo rientro presso il loro Hotel, venivano aggrediti alle spalle da quattro persone, di cui tre calzanti passamontagna ed uno armato di pistola, i quali con violenza strappavano loro di mano tre borsoni contenti oggetti preziosi ed orologi di vario genere per un valore complessivo di circa 100.000,00 euro.
Subito dopo i quattro si davano alla fuga a bordo di una Renault Megane condotta da un quinto complice;

-In data 13 luglio personale della D.I.G.O.S., unitamente al nucleo Radiomobile Carabinieri della Compagnia di Ascoli Piceno sottoponevano a fermo di P.G. G.G. 37, P. A. M. 21 enne e E.B. 23 enne tutti cittadini rumeni, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed a furti aggravati;

-In data 2 ottobre spicca la tentata rapina ad un furgone portavalori in transito sulla A 14 direzione Sud, fatto avvenuto in data 2 ottobre u.s.. Nella circostanza una pattuglia della Sottosezione Polizia Autostradale di Porto San Giorgio, stava procedendo al controllo dei passeggeri di tre auto ferme nella piazzola di sosta, ma gli stessi si davano a precipitosa fuga. Immediatamente gli operanti si ponevano all’inseguimento, e nel corso dello stesso, da una delle autovetture partivano colpi da arma da fuoco, che comunque non colpivano la pattuglia, bensì un autocarro in transito. Il personale operante con prontezza di spirito desisteva dall’inseguimento e bloccava il traffico diretto in direzione sud al fine di evitare che persone e mezzi rimanessero coinvolti nella sparatoria. Le tre auto continuavano la fuga sino alle soglie della galleria di San Basso (sita nel comune di Cupra Marittima), ove i malviventi per creare un diversivo, davano alle fiamme i tre mezzi. Questi ultimi compresi tra gli 8 e 12 elementi dopo aver scavalcato la recinzione dell’autostrada, si davano alla fuga utilizzando un mezzo furgonato che li aspettava sul posto con un autista a bordo. Durante il tragitto per raggiungere tale autocarro incrociavano un mezzo dell’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno con due operai a bordo e verso tale mezzo venivano esplosi diversi colpi da arma da fuoco, e i due occupanti malmenati dai fuggitivi. Gli stessi poi si allontanavano facendo perdere le tracce;

-In data 28 novembre personale della Squadra Mobile, traeva in arresto cinque persone ritenute responsabili di tentata rapina aggravata. Il tutto scaturiva a seguito di attività tecniche di intercettazione, avviate successivamente alla consumata rapina ad un furgone portavalori avvenuta a Porto Sant’Elpidio il 24 giugno 2009. Durante predetta attività di intercettazione, venivano registrate conversazioni inequivocabili che consentivano di comprendere che il gruppo in questione stava pianificando, nella mattina dell’arresto, una rapina ad un ufficio postale di Civitanova Marche. Nella circostanza, veniva predisposto un consistente ed articolato dispositivo di controllo del territorio, con la partecipazione della Squadra Mobile di Macerata e dei Commissariati di P.S. di Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto, che consentiva di fermare i componenti del predetto gruppo, prima che potessero porre in essere la programmata azione delittuosa.

IN MATERIA REATI CONTRO LA PERSONA

-In data 24 giugno personale della Squadra Mobile si recava presso il locale nosocomio dove era stata segnalata la presenza di una donna, ricoverata nel corso della precedente nottata, che presentava lesioni causate da pugni e coltellate arma da taglio, e che sul collo portava i segni di un tentativo di strangolamento. Le immediate indagini permettevano di accertare che il marito della donna dopo averla aggredita, si era dato alla fuga a bordo della propria auto, pensando di aver ucciso la consorte che, invece, era solo svenuta a causa del tentativo di strangolamento. Il marito dell’aggredita, veniva rintracciato presso l’ospedale di Amatrice, dove aveva chiesto soccorso dopo aver tentato il suicidio.

A carico dello stesso il GIP del locale Tribunale, in accoglimento della richiesta avanzata dall’ufficio operante, emetteva la misura di custodia cautelare in carcere, per il reato di tentato omicidio;

-In data 29 ottobre personale della locale Squadra Volante, a seguito di intervento per una segnalazione di una ragazza aggredita, traeva in arresto M.A. 30 enne cittadino macedone, ritenuto responsabile tentato omicidio, lesioni aggravate, violazione di domicilio, porto abusivo d’arma, resistenza a P.U. e false generalità. I primi accertamenti permettevano di appurare che il M., verosimilmente colto da un raptus, si era presentato alla porta della sua vicina di casa in stato confusionale, completamente nudo ed armato di coltello. A questo punto la vittima una studentessa 26 enne da Loreto, veniva selvaggiamente aggredita e colpita con pugni e coltellate, subendo anche un tentativo di strangolamento. Solo il tempestivo intervento del personale operante impediva conseguenze più gravi, anche se il M., dopo essersi procurato un profondo taglio alla gola con l’intento di suicidarsi, tentava di aggredire gli occupanti della volante ed un carabiniere che, tuttavia, riuscivano prontamente ad immobilizzarlo.

-In data 19 novembre personale della Squadra Mobile, dava esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di B.M. nato a Grottammare (AP) il 25/01/1946, ritenuto responsabile dell’omicidio del proprio figlio avvenuto il 4 luglio 2005 e condannato a 4 anni e mesi 10 di reclusione.

IN MATERIA REATI CONTRO LA LIBERTA’ PERSONALE

-In data 8 ottobre personale del Commissariato di P.S. di San Benedetto del Tronto traeva in arresto in flagranza di reato S.H. 24 enne cittadino marocchino, resosi responsabile di un’efferata aggressione ai danni di una donna. La stessa veniva aggredita e gettata a terra dallo straniero, il quale, in preda ad un raptus, le strappava i vestiti di dosso e poi la colpiva più volte con il coccio di una bottiglia. La vittima sottoposta ad un delicato intervento chirurgico veniva ricoverata con una prima prognosi di 30 giorni;

-In data 20 ottobre personale della Squadra Mobile dava esecuzione a due misure cautelari nei confronti di S.C.M. e M.E.M. entrambi 19 enni del luogo. Le indagini scaturivano dal ricovero di una ragazza minorenne, accompagnata dalla madre al locale Pronto Soccorso per una presumibile violenza sessuale. La giovane nella circostanza riferiva al personale intervenuto di essersi recata, nel pomeriggio del 6 settembre u.s., in un appartamento di proprietà di un suo amico, ovvero S.C.M. ove era presente anche un amico di questi, M.E.M.. Tutti insieme i tre giovani avevano giocato a “drink-poker” ed ingerito superalcoliche finché la ragazza, accusando malessere e stordimento, si era distesa su un letto. A quel punto la ragazza riferiva di ricordare, seppur in modo frammentario e confuso, di aver subito atti sessuali da parte di entrambi i ragazzi. Le successive attività di indagine, condotte con l’escussione di numerosi testimoni e, soprattutto, con l’ausilio di attività intercettive, permettevano di attribuire ai due indagati precise responsabilità in ordine ai fatti denunciati.

Alla luce delle risultanze investigative, il Gip del Tribunale di Ascoli Piceno emetteva a carico dei due indagati la misura cautelare della custodia in carcere per il reato di violenza sessuale di gruppo aggravata (articoli 609 bis, 609 ter nr. 2 e 609 octies c.p.).

IN MATERIA REATI ORDINE PUBBLICO

-In data 4 novembre personale del Commissariato di P.S. di Fermo, a seguito degli incidenti avvenuti nel pre-partita Fermana-Sambenedettese, valevole per la Coppa Italia, traeva in arresto tre persone e ne deferiva alla competente A.G. altre 18, ritenuti responsabili di danneggiamento e danneggiamento a seguito di incendio.

IN MATERIA DI SOSTANZE STUPEFACENTI

-In data 27 marzo personale della Squadra Mobile, nell’ambito dell’operazione “Duke nukem” condotta nei confronti di una banda di trafficanti di droga che agiva tra le province di Ascoli e Teramo, traeva in arresto in esecuzione di custodia cautelare cinque persone. Nell’ambito delle indagini, che permettevano tra l’altro di interrompere un vasto smercio di eroina e cocaina gestito da cittadini albanesi ed italiani, sono stati sequestrati complessivamente circa un chilo e quattrocento grammi di droga (tra eroina e cocaina) ed una autovettura “Mercedes”, utilizzata per il trasporto di detto stupefacente.
Nel corso di predetta operazione sono state deferite altresì 19 persone;

-In data 4 aprile personale del Commissariato di P.S. di Fermo, traeva in arresto R.M. 24 enne cittadino tunisino, responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante predetta operazione sono stati sequestrati 220 grammi circa di sostanze stupefacenti tipo eroina;

-In data 24 maggio personale della Squadra Mobile, traeva in arresto C.J.J.M. 30 enne cittadino della Repubblica Dominicana e A.H. 32 enne cittadino americano, responsabili di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante predetta operazione sono stati sequestrati 217 grammi circa di sostanze stupefacenti tipo cocaina;

-In data 10 giugno personale del Squadra Mobile nell’ambito dell’operazione antidroga “WARHAWK” e “WARHAWK 2”- eseguiva 29 Ordinanze di custodia cautelare di cui 8 agli arresti domiciliari. Predetta indagine consentiva di identificare più gruppi di narco-trafficanti, prevalentemente residenti in questa provincia ed in quelle limitrofe di Teramo e Macerata ma con ramificazioni anche nelle province di Trieste, Pavia, Terni, Pescara e Chieti, dediti all’acquisto ed al trasferimento in questo paese, tramite l’utilizzo di corrieri appositamente reclutati, di considerevoli quantitativi di cocaina, sia allo stato liquido che allo stato solido. Una volta giunto in Italia, lo stupefacente veniva destinato alla vendita al dettaglio, dopo essere stato trasformato e lavorato. Le attività di indagine, supportate da numerosissime intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché da riprese video, hanno consentito l’arresto in flagranza di sette corrieri ed il sequestro complessivo di circa 6,5 Kg di cocaina in polvere (di cui 2,7 kg sequestrati dalla polizia spagnola presso l’aeroporto Barajas di Madrid in data 3.3.2008), e di circa 3,5 litri di cocaina in forma liquida. In totale 60 persone sono state deferite alla competente A.G.;

-In data 30 giugno personale del Commissariato di P.S. di San Benedetto del Tronto, traeva in arresto B.V. 30 enne del luogo, responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante predetta operazione sono stati sequestrati 215 grammi circa di sostanze stupefacenti tipo hashish;

-In data 1 luglio personale del Commissariato di P.S. di San Benedetto del Tronto, traeva in arresto B.V. 30 enne del luogo, ritenuto responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante predetta operazione venivano sequestrati 215 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish, un bilancino elettronico di precisione e 500 euro in contanti;

-In data 8 luglio personale del Commissariato di P.S. di Fermo traeva in arresto G.O. 20 enne cittadino albanese, ritenuto responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante predetta operazione venivano sequestrati 1015 grammi di cocaina;

-In data 17 luglio personale del Commissariato di P.S. di Fermo al fine di dare esecuzione al decreto di perquisizione personale e locale si recava presso l’appartamento in uso a M.D. 21 enne e L.A. 22 enne entrambi del luogo. Sul posto inizialmente veniva rinvenuto un sacchetto di cellophane con all’interno dei pezzi di sostanza stupefacente del tipo eroina del peso complessivo di grammi 151. Nel seguito della perquisizione venivano inoltre rinvenuti occultati tre pezzi di sostanza stupefacente custoditi in separati sacchetti di cellophane per un peso complessivo di 139 grammi di sostanza stupefacente tipo eroina. Stante la flagranza di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90 sia del M. che della L., entrambi venivano tratti in arresto per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti;

-In data 21 luglio personale del Commissariato di P.S. di San Benedetto del Tronto a seguito di un servizio volto alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, traeva in arresto C.M. 35 enne del luogo ritenuto responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante predetta operazione venivano sequestrati 460,20 grammi di sostanza stupefacente tipo hashish e 10,50 grammi di sostanza stupefacente tipo eroina;

-In data 19 agosto personale del Commissariato di P.S. di San Benedetto del Tronto, traeva in arresto B.A.M. 22 enne cittadino algerino, ritenuto responsabile di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante predetta operazione venivano sequestrati 111 grammi di sostanza stupefacente tipo eroina;

-In data 21 settembre personale della Squadra Mobile a seguito di una operazione protrattesi per più di un anno e mezzo denominata “MESSENGER”, deferiva alle competenti A.G. 10 persone ritenute responsabili di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacente ed altre 3 di ricettazione.
Il nome dell’operazione ha preso spunto dal programma informatico utilizzato per “chattare” via internet, in voga tra gli adolescenti. Infatti il su indicato sistema era utilizzato come una “piazza virtuale”, in cui spacciatori e acquirenti si davano appuntamento, nella convinzione di non essere intercettati.
Nel corso della predetta operazione venivano segnalate alla locale Prefettura, quali consumatori di stupefacente, 25 soggetti, tra cui molti minori;

-Durante il mese di novembre personale della Squadra Mobile a seguito dell’operazione denominata “WEAPONS OF FATE”, traeva in arresto due persone e ne deferiva alle competenti A.G. altre due, ritenute responsabili di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacente.
Nel corso della predetta operazione venivano sequestrati 220 grammi di sostanza stupefacente tipo cocaina.

IN MATERIA DI LOTTA ALLA IMMIGRAZIONE CLANDESTINA AL FAVOREGGIAMENTO E SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE

-In data 17 gennaio personale della Squadra Mobile, traeva in arresto Y.S. 37 enne cittadina cinese, ritenuta responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nella circostanza, a seguito di indagini inerente il decesso della connazionale Y.J. 42 enne, avvenuto nella stessa giornata all’interno dell’azienda tessile, si appurava che la Y. cercando di fuggire durante un controllo di Polizia, precipitava dal tetto del capannone. Immediate indagini permettevano di stabilire che l’arrestata faceva svolgere attività lavorativa clandestinamente per conto dell’azienda tessile presso cui si è verificato il decesso, ad un gruppo di connazionali nonché al marito della deceduta, anch’egli privo di permesso di soggiorno;

-In data 30 giugno personale della Squadra Mobile, in collaborazione con personale del Commissariato di P.S. di Fermo, traeva in arresto G.F. 33 enne e C.M. 22 enne entrambi cittadini rumeni, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. Gli stessi, al fine di imporre sul territorio la presenza delle sole prostitute facenti capo alla loro organizzazione, non si facevano scrupoli nell’usare violenza fisica e minacce nei confronti di altri gruppi criminali rivali coinvolti in analoghi traffici delittuosi.

Durante l’esecuzione delle custodie cautelari, sfuggivano alla cattura altri due connazionali che si rendevano irreperibili e per i quali sono state diramate le ricerche finalizzate al rintraccio;

-In data 16 novembre personale della Squadra Mobile a seguito di una denuncia da parte di un cittadino marocchino, costretto a pagare per ottenere il permesso di soggiorno, dava esecuzione a cinque provvedimenti di sottoposizione agli arresti domiciliari nei confronti di tre cittadini connazionale del denunciante e due italiani, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Gli stessi, dietro pagamento di una ingente somma di denaro, consentivano di far ottenere permessi di soggiorno tramite documentazione attestante un falso rapporto di lavoro con una azienda agricola. In realtà la stessa risultava inattiva e da anni in stato di abbandono. Infine, esaminando le richieste di ingresso stipulate a nome della citata ditta si verificava che, una volta ottenuto l’ingresso in Italia, alcuni stranieri ritenevano conclusa la trafila, preferendo continuare a permanere sul territorio Nazionale con la sola ricevuta postale e contando così di sottrarsi ai controlli da parte delle Forze di Polizia. Altri, invece, continuavano l’iter previsto, ritirando il permesso di soggiorno e, in taluni casi, come quello del denunciante, addirittura richiedendo il rinnovo del permesso di soggiorno, sempre tramite gli imputati.

La Questura rendiconta sull’attività della Polizia nel 2009ultima modifica: 2010-05-15T11:00:00+02:00da sagittario290