Coro sul caos Rom: non possono stare così

Cronaca

Cosenza (01/05/2010)

Coro sul caos Rom: non possono stare così

L’accampamento abusivo cresce nonostante lo sgombero che doveva essere eseguito entro il primo marzo

Domenico Marino

62717.jpgL’emergenza Rom è il simbolo di come sono gestiti molti se non tutti i problemi piccoli e grandi della Cosa pubblica nostrana: con pressappochismo. Tutti li vedono vagare per le strade, tutti sanno che vivono ignorando ogni regola lungo gli argini del Crati, tutti giurano di fare la loro parte per risolvere il caso. Ma passano i giorni, l’attenzione cala e il problema resta. Tanto la gente ha altri impicci da risolvere e quindi non ci penserà più. È andata più o meno così con l’emergenza dei Rom che infatti sono tranquillamente “residenti” nella favelas creata lungo il Crati. E pensare che la Procura della Repubblica aveva emesso un’ordinanza di sgombero che doveva essere eseguita entro il primo marzo. Un paio di settimane dopo l’ha rilanciata con integrazioni per quanto riguarda i compiti di Comune e Provincia. Ma oggi, primo maggio, festa dei lavoratori, giorno dei concerti e delle manifestazioni di piazza, la favelas è ancora malinconicamente lì. Anzi, cresce giorno dopo giorno, con problemi enormi pure per la linea ferroviaria che bambini, giovani e anziani attraversano decine di volte al giorno per entrare e uscire dal campo abusivo.

La gente che ne pensa? Facciamo due passi nell’area del centro commerciale “I due fiumi” poco lontano dalla favelas. «Nel 2010 vivono senza acqua né corrente elettrica. Anzi, forse la corrente elettrica ce l’hanno ma illecitamente – sottolinea Beniamino Gaudio –. È evidente a tutti che non possono stare in queste condizioni. Non so se la soluzione migliore sia un campo attrezzato o altro, magari la sistemazione in case, ma sicuramente serve una ricetta condivisa da tutti, anche dai nomadi. Altrimenti il problema non sarà mai risolto definitivamente». Sulla stessa lunghezza d’onda Mario Nucaro: «Nemmeno gli animali possono stare così. Bisogna trovare presto una soluzione, nell’interesse loro come del resto della città e dei residenti nella zona. D’altronde hanno gli stessi diritti, oltre che gli stessi doveri, di tutti gli altri. Sempre che non delinquano».

Annamary, responsabile della profumeria nel centro commerciale, affonda il dito nella piaga sottolineando che se ne vedono un po’ troppi in giro, e spesso creano problemi. Anzitutto nei negozi. «Non sono assolutamente razzista, ma non possono restare così, senza regole. Non ti puoi sedere al bar che vieni assalito da mendicanti e venditori, e se gli offri di comprare loro un panino, rifiutano perché vogliono i soldi. Per non parlare dei semafori, tutti presidiati. Per fortuna qui nell’area del centro commerciale ultimamente la situazione è migliorata grazie all’opera dei vigilantes che sono molto attenti. Ma dopo le 20 scatta comunque il coprifuoco». Insiste su argomenti simili Antonio Costabile, direttore del “Burger king”: «I vigilantes fanno un ottimo lavoro, e comunque da febbraio l’assalto dei mendicanti rom s’è un po’ calmato. Sono molto meno che in passato. Speriamo la situazione non cambi con l’arrivo della bella stagione. Oppure col trasferimento qui sopra di alcuni uffici comunali. Creano problemi anche perché chiedono soldi ai clienti. Non vogliono cibo, ché spesso un panino glielo offriamo anche noi, ma solo denaro».

Coro sul caos Rom: non possono stare cosìultima modifica: 2010-05-02T11:15:00+02:00da sagittario290