Consorzio: 400 operai sono inattivi, ma da Napoli ne arrivano altri 90

Cronaca

03 maggio 2010

IL CASO

Consorzio: 400 operai sono inattivi, ma da Napoli ne arrivano altri 90

Il provvedimento firmato dal coordinatore dell’area Personale giustificato da carenze di organico

rifiu--190x130.jpgCASERTA — Con una determina dello scorso 28 aprile, il coordinatore dell’area Personale del Consorzio unico di bacino, Annamaria Del Vecchio, ha disposto una procedura di mobilità volontaria per 90 lavoratori delle articolazioni territoriali napoletana e casertana, per prestare servizio nei cantieri del Casertano. Per 30 di loro il passaggio avverrà «in regime di ordinarietà»; per i rimanenti 60 per il periodo estivo, «al fine di potenziare i servizi del ciclo integrato dei rifiuti nel casertano, che — si legge nel provvedimento— necessitano strutturalmente di unità aggiuntive». In realtà, come è noto, dei 1287 dipendenti in organico a Caserta, sono solo 850 quelli coinvolti nel ciclo operativo. Tutti gli altri sono parcheggiati qua e là. Ad esempio, nella discarica di Lo Uttaro, da anni sotto sequestro giudiziario, ne sono «impegnati» poco meno di un centinaio: 19 preposti all’estrazione del percolato, 15 alla sensibilizzazione, 45 complessivamente ai sevizi ispettivi ed alla guardiania, e 10 appoggiati in attesa di collocazione. Senza contare le 9 guardie giurate che svolgono il servizio di vigilanza non armata.

I 430 LAVORATORI ESCLUSI – Quantunque, quindi, lo stesso dirigente sottolinei nella premessa che «l’azione riveste il carattere della temporaneità, nelle more della definizione della dotazione organica e della stabilizzazione del personale operativo», l’atto risulta difficilmente comprensibile, proprio per i 430 lavoratori casertani esclusi dal ciclo operativo. Ed assai fragile appare il riferimento alle richieste di incrementare il personale di cantiere effettuate a più riprese nei mesi scorsi dall’ex responsabile del settore Igiene urbana, Francesco Raucci: perché queste erano originate dalle promozioni a pioggia (poi annullate dal commissario liquidatore Gianfranco Tortorano) che avevano svuotato i cantieri, ed invocavano appunto l’utilizzo dei lavoratori in parcheggio, come quelli di Lo Uttaro. Più probabile, invece, che sia voluta avviare una perequazione tra Napoli (dove ci sono solo 3 Comuni sotto contratto e gli esuberi in arrivo colpiranno assai più duramente) e Caserta (i Comuni contrattualizzati sono più di 60).

Pietro Falco

Consorzio: 400 operai sono inattivi, ma da Napoli ne arrivano altri 90ultima modifica: 2010-05-04T11:00:00+02:00da sagittario290