Cronaca
20/05/2010
Attacco notturno numero 31 alla Esso in Tangenziale Sud
BENZINAI A RISCHIO. I ladri ieri alle 3.37 sono stati messi in fuga dai metronotte e dalla polizia
Il titolare Luciano Lizzeri: «I controlli sono stati intensificati dopo le mie proteste televisive. Finalmente c’è collaborazione»
Allarga sconsolato le braccia Luciano Lizzeri, che dal 1997 gestisce l’area di servizio Esso sulla Tangenziale sud sulla corsia per Verona tra Sant’Eufemia e Rezzato. Detiene un record poco invidiato dai colleghi: la sua area di servizio è quella maggiormente presa di mira dai ladri. L’ultimo assalto ieri alle 3.37, quando è scattato l’ennesimo allarme che ha fatto accorrere le forze dell’ordine. Racconta la sua vita passata tra pompe di benzina, inventari dei danni e controlli notturni per cercare di salvaguardare i suoi beni.
«Siamo arrivati a quota 31 tra furti riusciti e tentati. L’ultimo furto risale al novembre del 2008. Da allora, grazie a particolari accorgimenti e al fatto che c’è maggiore sorveglianza è andata buca per tre volte di seguito. Questa notte – racconta il benzinaio della Esso -, quando il sistema d’allarme è scattato sono giunti in via Alcide de Gasperi due equipaggi della vigilanza notturna e una pattuglia della Volante. Due uomini sono stati visti scappare verso i campi. Non avevano rubato nulla, ma stavano forzando la porta».
I CONTROLLI sono stati intensificati dopo le scorrerie di un paio d’anni fa. Ma gli equipaggi di carabinieri, polizia e vigili fanno quello che possono essendo sproporzionato il rapporto tra obiettivi da presidiare e numero di equipaggi.
«Posso dire che la collaborazione premia. Non appena è scattato l’allarme due auto della vigilanza di istituti diversi e la polizia sono intervenuti. Controlli che sono aumentati dopo le prese di posizioni della nostra associazione di categoria, gli incontri con prefetto e forze dell’ordine e, soprattutto, dopo che ho denunciato una situazione ormai oltre il limite sulla Rai, da Cucuzza e a Italia 1. Oggi va meglio».
LE INDAGINI. Gli agenti della squadra Volante hanno accertato che la porta era stata forzata. I ladri sarebbero entrati subito dopo facendo man bassa di sigarette, schede telefoniche e quanto può essere rivenduto. Il sospetto in chi indaga è che possa trattarsi ancora una volta di malavita dell’Est che si è specializzata in questi furti e che piazza la refurtiva in Romania, Ucraina e Moldavia. Gli investigatori della Scientifica hanno rilevato tracce e impronte lasciate dai ladri che saranno identificati solo che già schedati.
La polizia sta visionando anche alcuni filmati: ma data l’ora il buio è stato complice dei ladri scappati per i campi all’arrivo dei metronotte. La fuga è riuscita.