Colombiano 33enne, sette mesi in carcere, era innocente

Cronaca

giovedì, 27 maggio, 2010, 14:12

Colombiano 33enne, sette mesi in carcere, era innocente

5066033_l.jpgInsultato perché «negro». Arrestato, licenziato in tronco dall’Alitalia e detenuto per sette mesi fino al processo, concluso ieri con un’assoluzione piena richiesta addirittura dal pubblico ministero, ovvero dall’accusa. E’ la storia accaduta a Julian Mendoza, 33 anni, colombiano, ex rampista all’aeroporto Leonardo Da Vinci.

Un anno fa, il 17 maggio, l’uomo si sentì male alla stazione metrò di Spagna e svenne nei pressi della guardiola dei controllori ai quali aveva tentato di chiedere aiuto. Mendoza, già sofferente di claustrofobia, aveva appena rotto con la sua ragazza ed era sconvolto (aveva anche bevuto alcol). Qualcuno chiamò il 118 e, mentre erano chini su di lui alcuni infermieri, l’uomo rinvenne e si spaventò vedendo tante persone intorno così, istintivamente, si aggrappò alla maglia di uno dei sanitari.

Mossa fraintesa da una guardia giurata che chiamò le forze dell’ordine in una escalation di caos. «Il vigilantes gridava frasi sul colore della mia pelle», ha riferito ieri in aula l’imputato, che vive da anni a Roma insieme alla sorella. Ammanettato e portato a Regina Coeli, solo dopo tre giorni l’uomo scoprì di cosa era accusato: tentata rapina della pistola del vigilantes. A inchiodarlo però solo la versione della guardia giurata: nessun testimone a confermare le accuse, nemmeno gli infermieri. Ieri il vigilantes era atteso dalla Corte come testimone, ma non si è presentato dichiarandosi malato.

I carabinieri sono andati nella sua abitazione, ma non lo hanno trovato. Soddisfatta l’avvocato del colombiano, Simonetta Galantucci, che si è battuta a colpi di perizie mediche: «Le indagini della difesa hanno salvato un innocente».

Colombiano 33enne, sette mesi in carcere, era innocenteultima modifica: 2010-05-28T11:30:00+02:00da sagittario290