Campania, interdetta per camorra società vigilanza

Politica

9 apr 2010 18:51

POL – Campania, interdetta per camorra società vigilanza Consiglio regionale

thumbnail_1099006.jpgNapoli, 9 apr (Il Velino/Velino Campania) – “Nei confronti delle aziende riferibili ai fratelli Buglione, a parere del Gruppo Ispettivo Antimafia, in virtù di tutti gli elementi riportati nella copiosa attività istruttoria, sussistono concreti, univoci elementi di permeabilità e contiguità con la criminalità organizzata e che rilevano, comunque, l’inconfutabile sussistenza nei confronti delle aziende agli stessi riferibili, dei tentativi di infiltrazione mafiosa”. È questa la conclusione delle 29 pagine di istruttoria redatta dal Gruppo Ispettivo Antimafia che nel verbale del 25 marzo 2010 evidenzia la collusione del gruppo imprenditoriale alla malavita organizzata. Il Gia composto da rappresentanti della Prefettura, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Direzione Investigativa Antimafia, del Gico della Guardia di Finanza e dell’Ispettorato del lavoro, in un anno ha acquisito documenti ed elementi d’indagine sulle aziende in capo ai fratelli Carmine e Antonio Buglione, una su tutte la International Security Service, società di vigilanza privata risultante vincitrice dell’appalto per la sicurezza del Consiglio Regionale della Campania. L’aggiudicazione non è mai avvenuta per il continuo rincorrersi di voci sulla possibilità che la Iss fosse contigua alla mala. Come anticipato dall’Agenzia di Stampa il Velino l’8 aprile di un anno fa, l’attenzione della Prefettura di Napoli sul caso avrebbe portato ad attività d’indagine delegate all’ufficio competente cioè il Gruppo Ispettivo Antimafia che ha sede proprio presso l’Ufficio Territoriale di Governo di piazza del Plebiscito. Nella corposa relazione, il Gia traccia un excursus anche delle altre aziende che fanno riferimento ai fratelli Buglione. Oltre all’International Security Service di cui è socio e vice presidente Carmine, ci sono la Service Group S.r.l, Gestire S.p.A, Mondial Security, Europolice S.r.l, Vigilanza 2D. Europa Immobiliare. Per evitare che alcune vicende giudiziarie potessero far scattare l’interdittiva antimafia per le società operanti in appalti pubblici, i Buglione cedevano le loro quote ad altre persone a loro riconducibili, tra cui alcuni famigliari. Il Gia ha posto la sua attenzione anche su quest’aspetto. Il 3 giugno 2008 il Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna, infatti in una nota scriveva che Carmine Buglione ripropone: “una vecchia procedura già praticata con successo dai fratelli Antonio e Carlo per consentire alla società di sopravvivere ed alla famiglia Buglione di continuare ad espandere le proprie attività nel settore della vigilanza armata, come attestano le rimarcate partecipazioni negli assetti di altri istituti di vigilanza”. Una nota della Questura di Napoli datata 19 marzo 2008 infatti evidenziava che: “i fratelli Buglione nell’ambito della internazionale Security Service s.p.a non si limitano a rivestire il semplice ruolo di soci, ma partecipano attivamente nella gestione degli affari determinandone le scelte e gli indirizzi”. Va detto che i Buglione dinanzi al Tribunale di Nola per altre vicende giudiziarie vennero assolti, nonostante nella sentenza venivano sottolineati “ i rapporti con noti esponenti della criminalità, la gestione privata e clientelare della cosa pubblica realizzata per il tramite di un diffuso ricorso alla raccomandazione e ai rapporti privilegiati con esponenti politici e uomini delle istituzioni”. Nella relazione del Gia si fa esplicito riferimento anche ad alcuni elementi a carico dei Buglione, emersi dalle dichiarazioni di suoi dipendenti già noti alle Forze dell’Ordine, alcuni di questi pregiudicati. Ma torniamo all’appalto del Consiglio Regionale della Campania di 4 milioni di euro, vinto dalla Iss ma non aggiudicato. La International Security Service srl, come noto è già finita in passato nel mirino di un’inchiesta giudiziaria che portò agli arresti del consigliere regionale Roberto Conte, del dirigente del Consiglio Lucio Multari, del commercialista Giuseppe Ranieri e dei fratelli Carmine e Antonio Buglione. le indagini condotte dalla Procura di Napoli ipotizzarono all’epoca l’esistenza di “fitti d’oro” di cui beneficiava la società Europa Immobiliare in cui comparivano proprio gli imprenditori Buglione: l’appalto fu revocato perché la società era priva di certificazione antimafia della Prefettura. Il cambio degli assetti societari non è servito per far si che la sicurezza del parlamentino regionale potesse finire nella mani della Iss. Ieri intanto un gruppo di dipendenti si è radunato all’esterno della Prefettura di Napoli per protestare contro la notifica della revoca di licenza per l’azienda di vigilanza privata International Security Service di Nola, provvedimento comunque impugnabile davanti al Tar, che mette a rischio circa 400 lavoratori.

(bm)

Campania, interdetta per camorra società vigilanzaultima modifica: 2010-04-10T11:45:00+02:00da sagittario290