Cronaca
[29/04/2010]
MEDIAWORLD: ALLA BANDA RIESCE IL BUCO, MA NON IL COLPO
Tre malviventi hanno cercato di entrare nel deposito del centro commerciale, nella zona industriale. Ma l’allarme è scattato più volte. Fino a quando i vigilanti non hanno deciso di presidiare la zona
Insomma, troppo clamore hanno fatto i tre che la notte scorsa sono entrati in azione in viale Gran Bretagna, nella zona industriale di Lecce. E’ qui che sorge il deposito della nota catena specializzata nella vendita di elettrodomestici ed elettronica e la cui sede commerciale, aperta al pubblico, si trova nel centro Mongolfiera di Surbo. Di roba da portare via, dunque, ce ne sarebbe stata, ma all’appello, da un primo inventario, non mancherebbe nulla. L’allarme è infatti scattato più volte. E ad ogni impulso alla centrale operativa dell’istituto di vigilanza, è corrisposto un controllo in zona. Per i tre (il numero è accertato dal fatto che sono stati immortalati da alcune videocamere), lavorare non è deve essere stato affatto semplice. E ad un certo punto, devono aver pensato che era meglio battere in ritirata.
Secondo i primi riscontri, il trio sarebbe salito sul tetto del magazzino, passando da un altro capannone che sorge accanto. Tagliando cavi e mettendo fuori uso gli occhi elettronici delle videocamere. Le quali, però, hanno fatto a tempo a immortalarli. E ora i nastri sono in mano alla polizia, che li sta visionando, per tentare di dare un nome alle sagome scorte. Il primo allarme è scattato 47 minuti dopo mezzanotte. Proveniente dalle barriere elettroniche esterne. La segnalazione, quella di una manomissione. Eppure, quando i vigilanti sono arrivati per un sopralluogo, non hanno notato nulla d’insolito. E’ stato avvisato il responsabile delegato dei magazzini e si è così proceduto ad un’ispezione all’interno. La quale non ha condotto a particolari scoperte.
E’ facile ipotizzare che i ladri non fossero ancora sul tetto, ma che magari osservassero di soppiatto la scena da qualche da qualche punto imprecisato nelle vicinanze. L’allarme è infatti stato reinserito, ma intorno alle 2, è di nuovo scattato: sempre quello delle barriere esterne. Da qui, un secondo sopralluogo. I vigilanti sono tornati sul posto ed hanno percorso il perimetro. E ancora una volta, non hanno notato niente di sospetto. La situazione s’è fatta però delicata intorno alle 3,23, quando è partito di nuovo l’antifurto, ma questa volta degli uffici interni. Ritornati in fretta sul posto, i vigilanti hanno ricontattato il responsabile, per una seconda ispezione. Dentro e fuori al magazzino. Ma neanche questa volta si è riusciti a scoprire qualcosa di anomalo.
Tuttavia, si è deciso di presidiare l’area con pattuglie della vigilanza privata, per ovvi motivi di sicurezza, e a quel punto il piano dei ladri deve essere saltato definitivamente. Gli allarmi hanno smesso di scattare, e poco prima delle 8, con la luce del giorno, i responsabili del deposito hanno scoperto il buco nel soffitto. E’ stata chiamata la polizia e sono stati acquisiti i filmati. Il colpo è sfumato e le indagini sono nel vivo.