Rifiuti, tutti gli sprechi: 100 uomini

IL CASO

17 marzo 2010

Rifiuti, tutti gli sprechi: 100 uomini
a guardia di una discarica chiusa

«Consorzio, fuori i conti correnti». L’intervento del commissario liquidatore. In tre mesi 700 promozioni

rifiuti--190x130.jpgCASERTA – Il commissario liquidatore ha deciso di vederci chiaro sulle spese sostenute negli ultimi tre mesi dal Consorzio unico di bacino per lo smaltimento dei rifiuti. Spese che hanno repentinamente svuotato le casse dell’ente, impedendo il pagamento degli stipendi di febbraio e causando, quindi, l’agitazione dei lavoratori che da venerdì scorso tengono in scacco la città capoluogo con i blocchi stradali e procurano disagi all’intero territorio provinciale picchettando l’impianto Cdr di Santa Maria e la discarica Maruzzella 3 per impedire il conferimento dei rifiuti che giorno dopo giorno si accumulano nelle strade. Ieri, il commissario straordinario di corso Trieste, il prefetto Biagio Giliberti, ha chiesto al direttore generale del Consorzio, Antonio Scialdone, una rendicontazione ufficiale dei pagamenti effettuati negli ultimi tre mesi da consegnare a stretto giro. Ma quali sono le spese cui fa riferimento il prefetto? E a quali cui “sprechi” alludono i sindacati quando accusano la gestione “allegra” del Consorzio negli ultimi mesi, sotto la guida del vicepresidente facente funzioni Enrico Parente e dello stesso Scialdone, noto alle cronache per essere un uomo di fiducia di Nicola Ferraro, consigliere regionale uscente dell’Udeur e patron di Ecocampania, la società un tempo egemone nel settore in provincia di Caserta e poi cancellata da un’interdittiva antimafia? Il Corriere del Mezzogiorno ha consultato atti, letto documenti e parlato con quattro fonti che chiedono l’anonimato: un dirigente della sede centrale, due delle sedi distaccate e un sindacalista. Ed oggi è in grado di ricostruire molti degli sprechi.

I COSTI – Il bilancio del Consorzio unico, creato ope legis con l’obiettivo di razionalizzare il servizio e risparmiare risorse, è strutturalmente deficitario. Perché gli introiti derivanti dalla gestione del servizio di raccolta e smaltimento nei 62 comuni sotto contratto ammontano a 3,1 milioni al mese. Mentre solo per gli stipendi dei 1200 dipendenti in organico nell’articolazione territoriale casertana, ne occorrono più di 4: una somma cui vanno aggiunte le spese per il fitto degli automezzi, per il carburante, e la manutenzione. Fino al 2009 il pareggio di bilancio stato raggiunto grazie ad un contributo straordinario di 50 milioni della Presidenza del Consiglio ed a quello assicurato dalla Regione Campania per la stabilizzazione degli Lsu utilizzati per la differenziata. Ma col nuovo anno, e la fine della fase emergenziale, tutto questo non ci sarà più. Bisognerebbe incidere sui costi di esercizio, tagliare appunto gli sprechi. Ed invece, paradossalmente sta avvenendo esattamente il contrario: si fa di tutto per far lievitare le spese. Un esempio paradigmatico è offerto dalle promozioni a pioggia effettuate a partire dal mese di gennaio, che – a sentire le voci di dentro – hanno riguardato almeno 700 dei 1200 dipendenti. I danni, in questo caso, non sono solo economici. Lo testimonia una nota indirizzata al direttore generale il 23 febbraio, dal dirigente dell’area di coordinamento Igiene urbana ed autoparchi: «Ho appreso di alcuni provvedimenti a mansione superiore adottati a favore di operatori ecologici addetti attualmente alla raccolta ed allo spezzamento nel cantiere di Aversa. Le rappresento che tali provvedimenti, sottraendo personale al servizio, influiranno negativamente sulla normale attività operativa del cantiere».

IL PERSONALE – Ovviamente, nessun riscontro. Ma significative diseconomie derivano anche dal numero cospicuo di lavoratori sottratti al ciclo operativo ed adibiti ad altre mansioni. Ad esempio, nella discarica di Lo Uttaro, attualmente sotto sequestro giudiziario ne sono “impegnati” poco meno di un centinaio: 19 sono adibiti all’estrazione del percolato, 15 alla sensibilizzazione, 45 complessivamente ai sevizi ispettivi ed alla guardiania, e 10 appoggiati in attesa di collocazione. Come se non bastasse, negli ultimi mesi i vertici del Consorzio hanno stipulato contratto con alcune società di vigilanza: sul sito ci sono h 24 tre guardie non armate a turno di 8 ore (9 in tutto). Come pure, un discorso analogo è stato fatto per la discarica di Casone, nel tenimento di San Tammaro, che pure è abbandonata da almeno 20 anni e non produce percolato: un sito talmente dimenticato che non risulta nemmeno nell’elenco fornito dalla Provincia un anno e mezzo fa, all’atto del passaggio di consegne, ma che viene costantemente sorvegliato da altri nove vigilantes.

LA GUARDIANIA – Quello della sicurezza è un altro dei mille affari del Consorzio. Oltre ai dipendenti cui vengono affidate mansioni di guardiania, si è deciso di affidarsi anche a vigilantes esterni. Sarà che i lavoratori non possono girare armati? Macché: anche l’appalto affidato a tre società diverse prevede la guardiania non armata. Insomma, c’è chi controlla il controllore che controlla. Introdotte a partire dallo scorso mese di giugno (anche in quel caso c’era un’elezione di mezzo), le guardie giurate sembrano ormai diventate imprescindibili per il consorzio, visto che ormai sono utilizzati anche per le sedi amministrative: in quella centrale di Caserta, ad esempio ce ne sono 3 o 4 per piano. In totale in servizio ce ne dovrebbero essere almeno una cinquantina per un costo di circa 3 milioni all’anno. A fronte di questo e dei numerosi dipendenti sottoutilizzati, ce ne sono altri che fanno straordinari oltre i limiti previsti dal contratto collettivo nazionale, come si legge in una nota interna.

GLI AUTOMEZZI – Ma le spese maggiori sembrano essere quelli per il nolo degli automezzi per i quali si spende più di 6 milioni all’anno. Comprarli ex novo, costerebbe circa 4 milioni, ma si preferisce affitarli. Addirittura, a settembre scorso un’ordinanza della Presidenza del Consiglio aveva stanziato 4 milioni per i mezzi: ma il consorzio ha ritenuto di non utilizzarli e quei fondi sono andati perduti.

Pietro Falco

Rifiuti, tutti gli sprechi: 100 uominiultima modifica: 2010-03-18T11:00:00+01:00da sagittario290