Poste di Urago d’Oglio: il disservizio raddoppia

Cronaca

05/03/2010

Poste di Urago d’Oglio: il disservizio raddoppia

LA PROTESTA. Il sindaco trova sponda nel Comune di Rudiano alle prese con gli stessi problemi
Corrispondenza mai recapitata o consegnata con grande ritardo «E dopo il trasferimento l’ufficio è anche più esposto alle rapine» ANTONELLA PODAVITTE

05_21_bso_f1_395_medium.jpgDisservizi-proteste-tregua e poi ancora disservizi. Un copione consolidato, estenuante per gli utenti delle Poste della Bassa Bresciana che ciclicamente si trovano a dover fare i conti con ritardi nella consegna della corrispondenza se non proprio black-out nei recapiti.

IN QUESTO PERIODO TOCCA a Urago d’Oglio. La pioggia di proteste è finita come spesso capita sulla scrivania del sindaco Antonella Podavitte, che come il vice primo cittadino di Rudiano Pietro Vavassori, deve fare i conti con i propri nervi per poter gestire il rapporto con la direzione centrale di Poste Italiane.

«Una situazione scandalosa – afferma senza mezzi termini Antonella Podavitte – che finisce per mettere in seria difficoltà famiglie ma anche e sorprattutto le imprese. Non si contano i casi di corrispondenza consegnata a destinatari sbagliati o addirittura mai consegnata. Anche il Comune è vittima di questo pesante disservizio, avendo continui problemi con la consegna di documenti spesso urgenti o delicati». Il problema Poste sembra dunque allargarsi a macchia d’olio, e a nulla sono valsi i ripetuti solleciti delle Amministrazioni comunali, in primis quella di Rudiano che ha accusato un grave peggioramento negli ultimi due anni.

«HO SCRITTO ANCHE al Prefetto – ricorda il vice sindaco Pietro Vavassori – ma di fatto la distribuzione resta lenta e lacunosa. Non è infatti un problema di ufficio ma di logistica nella consegna, che peraltro è ormai legata alla sede di Chiari già da diversi anni».

Per Urago la beffa può dirsi doppia, come il costo per la cittadinanza, visto che l’ufficio postale, trasferito da qualche anno al numero 8 di via Europa, è stato più volte preso di mira dai rapinatori. Gli assalt sono oltre dieci, quasi uno ogni anno. Per questo motivo inizialmente le Poste avevano predisposto un servizio di vigilanza privata fuori dall’ufficio. Ma è durato giusto il tempo che passassero le polemiche: dopo di che la sede è rimasta priva di sorveglianza attiva, ma anche di difese passive, come vetri blindati, bussole ecc. Un paradosso se si considerano i gravi precedenti dell’ufficio. Ma non è tutto. Proprio per le condizioni in cui versa il nuovo ufficio, sono spesso i carabinieri a sobbarcarsi l’onere di rassicurare le operazioni di scarico e carico di corrispondenza dai furgoni postali.

«NON POSSO CHE ESSERE riconoscente all’Arma – osserva Antonella Podavitte – fermo restando che la nuova collocazione dell’ufficio è quanto mai infelice, prestandosi a vie di fuga rapide in caso di rapina. Se un domani la sede fosse almeno più sicura credo ne gioverebbero tutti, dipendenti compresi, in termini di serenità».

Massimiliano Magli

Poste di Urago d’Oglio: il disservizio raddoppiaultima modifica: 2010-03-06T11:00:00+01:00da sagittario290