Sparatoria, vigilante indagato


Grosseto

Cronaca

27 febbraio 2010

Sparatoria, vigilante indagato
Il ferito resta gravissimo

La sparatoria fuori dal bar Bristol: di fatto indagato il dipendente del ‘Grifone’

0mBFrVkzLI8J.jpgGrosseto, 27 febbraio 2010 – Potrebbe essere formalizzata nella giornata di oggi dal pm Maria Navarro l’ipotesi di reato per Antonio Ruta, 41 anni, il vigilante, di fatto indagato, dell’istituto «Grifone». L’uomo nella sera di mercoledì, intorno alle 23.45, ha sparato ferendo gravemente Andrea Ginanneschi, 46 anni, sorpreso a rubare dentro il bar Bristol di piazza Albegna. Una giornata interlocutoria quella di ieri, trascorsa con nuove ricostruzioni della dinamica della sparatoria. Mentre Ginanneschi rimane gravissimo in ospedale, in prognosi riservata. Pur se i protagonisti e i termini della vicenda appaiono ben definiti, con la guardia giurata che ha sparato ripetutamente contro il ladro in fuga, complessa è invece la ricostruzione momento per momento di quello che è accaduto in via Albegna. In questo senso il Nucleo investigativo dei carabinieri è al lavoro per mettere a fuoco tutti gli spostamenti di vigilante e ladro in quei terribili concitati secondi.

E proprio nella giornata di ieri è stato ascoltato dai carabinieri sia il titolare dell’istituto «Grifone», Claudio Fantoni, che alcuni dei testimoni che hanno assistito alla sparatoria. Colpi in successione che hanno raggiunto tra l’altro anche un’auto in sosta, una vetrina, una cabina telefonica. L’ultimo è quello che avrebbe colpito Ginanneschi frontalmente. Il proiettile è entrato nell’inguine provocando gravi lesioni all’arteria femorale. Un colpo sparato da una distanza di tre-quattro metri. L’ipotesi che al momento sembra prendere piede è quella che la guardia giurata, di fronte a una situazione potenzialmente pericolosa, sia stato colto da un raptus, o comunque abbia avuto sul momento una reazione spropositata rispetto alla situazione. Il vigilante, per sparare, ha usato la pistola in dotazione, una Glock calibro nove da diciassette colpi. Pistola che è stata sequestrata. Una delle ipotesi al vaglio poteva essere quella che le due persone già si conoscessero in qualche modo e che quindi sulla sparatoria potessero aver influito questioni personali: un’ipotesi che però anche ieri è stata seccamente smentita dai carabinieri, che escludono totalmente questa pista. Rimane il gravissimo episodio.

Sulla piazza si affacciano decine di palazzi. Solo per un caso nessuno in quel momento, erano le 23.45, passava da quella zona. Sembra essere confermata invece l’ipotesi che Ginanneschi si sia nascosto nella toilette del bar ed abbia aspettato la chiusura per entrare nei locali e quindi per iniziare a scassinare le macchinette videopoker, tentando così di rubare il denaro all’interno. Con sé aveva un cacciavite. Ha iniziato ad aprire le macchinette quando è arrivato il vigilante. Che ha scoperto cosa stava accadendo nel locale, allertando la centrale operativa e allo stesso tempo inseguendo il ladro per diversi metri. Sparando all’impazzata nella notte tra piazza Albegna e via Adige.

Sparatoria, vigilante indagatoultima modifica: 2010-02-28T12:00:00+01:00da sagittario290