Cronaca
Ragusa (09/02/2010)
Rapina a segno davanti a 15 clienti
Il colpo ha fruttato circa 20 mila euro ma il bottino poteva essere ancora più ingente
Duccio Gennaro
Modica
Il colpo ha fruttato 20 mila euro, ma i malviventi hanno rinunciato a un bottino molto più ingente. Il denaro era infatti custodito nella cassaforte della filiale della Banca Agricola Popolare di Ragusa, ubicata al 40 di corso Umberto, ma gli autori della rapina non hanno avuto la lucidità per puntare al colpo grosso. Si sono invece “accontentati” delle banconote che, al momento della loro fulminea azione, erano custodite nelle tre casse dove si sono diretti con fare sicuro. Forse hanno avuto fretta di lasciare la banca, forse non sapevano che la cassaforte era in quel momento accessibile.
Tutto è avvenuto alle 15.20 nella centralissima sede di corso Umberto. È la prima volta che una rapina viene consumata nella sede centrale della Bapr che, sino a qualche anno fa, era protetta anche dalla presenza di una guardia giurata.
I due malviventi sono entrati in azione passando senza alcun problema attraverso le due porte di sicurezza che immettono nel grande salone della banca, dove si trovano alcuni uffici di relazione con il pubblico e tre casse. Uno dei due malviventi, quello apparentemente più giovane, di circa 35 anni, si è diretto subito verso il caposala e gli ha puntato contro un taglierino intimandogli di star fermo e non agitarsi. In contemporanea, l’altro complice, descritto da alcuni impiegati di media statura, sui 40 anni, è passato attraverso un varco al di là del bancone che separa la clientela dagli impiegati. Sfoderando un taglierino, l’uomo ha ordinato in modo sommesso ai tre cassieri, tra cui una donna, di prelevare il denaro custodito nelle casse e di consegnarlo. I quindici clienti che si trovavano in quel momento in sala hanno avuto poca o nessuna contezza di quanto stesse succedendo. Solo chi si è trovato alla cassa ha percepito che qualcosa non stava andando per il giusto verso ed è rimasto attonito, mentre i due malviventi si sono allontanati attraverso una delle due porte principali della filiale. La porta è stata infatti aperta dall’interno, sotto la minaccia del taglierino, da una delle impiegate cui uno dei due malviventi ha intimato di azionare il dispositivo di sicurezza. Una volta fuori, i due rapinatori sono stati visti attraversare la strada e dirigersi verso una delle viuzze retrostanti corso Umberto. Qui è presumibile che ci fosse un complice ad attenderli o molto più verosimilmente un motorino sul quale i malviventi si sono allontanati con il loro bottino.
I due rapinatori hanno agito a visto scoperto, indossavano un giubbotto con cappuccio e hanno dimostrato una certa tranquillità. Tutto fa dunque pensare a professionisti sicuri di sé, conoscitori delle abitudini e dei luoghi. Le telecamere a circuito chiuso della banca, tuttavia, potrebbero svolgere un ruolo importante, se non decisivo, per individuare i due rapinatori vista che tutta la sala del pubblico è monitorata. Quasi un anno fa, a inizio marzo, la filiale 3 del Sacro Cuore della Bapr, fu rapinata da due malviventi, rimasti ignoti, e il colpo fruttò ben 60 mila euro.