Cronaca
Domenica 07 Febbraio 2010 – 15:54
La polizia di Augusta denuncia tre giovani rumene per ricettazione
Furto di rame a Priolo: arrestato rumeno
Era sfuggito al controllo dei metronotte
di Sergio Molino
Priolo – Un rumeno arrestato per furto aggravato e tre sue connazionali denunciate per ricettazione di cavi in rame. E’ una lotta continua quella delle forze dell’ordine nei confronti dei ladri del metallo conduttore che consente di ottenere buoni “guadagni” grazie all’elevato prezzo mantenuto sul mercato. Questa volta, grazie alla segnalazione di una pattuglia di guardie giurate, la polizia è riuscita a bloccare l’autore del furto di rame che era stato asportato da uno stabilimento industriale di Priolo.
Nell’abitazione del rumeno Costantino Parlapan, di 60 anni, residente ad Augusta, gli agenti hanno rinvenuto due quintali di rame già privo di guaina in plastica di protezione. Il materiale probabilmente stava per essere ceduto a tre donne connazionali, presenti nella stessa abitazione all’arrivo degli investigatori. Si tratta di tre giovani donne abitanti ad Augusta, con età comprese tra i 19 anni e i 25 anni, che sono state denunciate per il reato di ricettazione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Parlapan, dopo il furto, era stato intercettato dai metronotte in servizio nella zona, ma era riuscito a sfuggire con la propria auto. I poliziotti privati erano evidentemente riusciti a raccogliere gli elementi utili per attivare gli agenti del commissariato di Augusta che, dopo alcune verifiche investigative, hanno proceduto alla perquisizione domiciliare cogliendo gli autori sul fatto.
All’interno dello stabilimento priolese, dove la polizia si è successivamente recata, sono stati individuati occultati e pronti per essere asportati altri 700 kg di materiale, che probabilmente erano stati accatastati per essere trasferiti nel corso delle successive “visite”. Gli agenti hanno inoltre localizzato un tratto di recinzione divelta, probabilmente utilizzata per intrufolarsi dentro la fabbrica.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso il carcere di Cavadonna con l’accusa di furto aggravato di circa 900 kg di rame.