Cagliari, muore dissanguato durante un tentativo di furto

Cronache dalla Sardegna

Sabato 20 febbraio 2010 10.30

Cagliari, muore dissanguato durante un tentativo di furto 

274642.jpgÈ morto dissanguato dopo aver rubato mille euro da un negozio nel mercato di Sant’Elia, a Cagliari. Verso le tre la vetrata di un bazar-edicola che Fernando Porcu, 46 anni, stava cercando di svaligiare è crollata tranciandogli l’arteria femorale. Nonostante la ferita profonda alla gamba sinistra, l’uomo, disoccupato e schiavo della droga, è ugualmente entrato per arraffare i soldi. Poi è riuscito faticosamente a uscire prima di accasciarsi a terra. Lo ha trovato una guardia giurata

La vita può valere mille euro. Per questa cifra Fernando Porcu, 46 anni di Sant’Elia, è morto poco prima delle tre nel mercato del quartiere cagliaritano. La vetrata di un negozio che stava cercando di svaligiare è crollata tranciandogli l’arteria femorale. Nonostante la ferita profonda alla gamba sinistra e gli schizzi di sangue dappertutto l’uomo, disoccupato e schiavo della droga, è ugualmente entrato nel bazar-edicola. Dopo aver arraffato i soldi è riuscito faticosamente a uscire.

Poi si è accasciato a terra. Lo ha trovato una guardia giurata che ha dato l’allarme. La corsa dell’ambulanza del 118 è stata inutile. Porcu è morto prima di arrivare all’ospedale Marino.

UN MATTATOIO Poco dopo l’alba, il piano terra del mercato di Sant’Elia sembra un mattatoio. Sangue dappertutto. Macchie che riempiono muri e pavimento. Paolo Corona, da dieci anni proprietario dell’attività commerciale con vista sul parcheggio dello stadio, osserva il suo negozio. Scie rosse permettono di ricostruire il percorso del ladro ferito, e morente, alla ricerca disperata del denaro. Quattro operai afferrano la vetrata e la portano via. Quella lastra, cinque metri per due, tre quintali di peso, poche ore prima ha ammazzato un uomo.

FURTO E MORTE Sono gli agenti della Squadra volante, coordinati dal dirigente Gianfranco Murgia, a ricostruire quanto accaduto in una notte bagnata dalla pioggia. Alle 2,30 Fernando Porcu si aggira nel tunnel del mercato a due passi dal rione San Bartolomeo. Ombrello in mano viene notato da una delle due guardie giurate comunali che coprono il turno notturno. «Cosa fai qui?», chiede Sergio Fanni. «Aspetto che mi passino a prendere per andare al lavoro al mercato all’ingrosso». «Allora è meglio che aspetti vicino alla strada. Qui non puoi stare». Il vigilantes torna nella guardiola. Pochi istanti dopo, un rumore fortissimo. Fanni impiega pochi minuti per raggiungere il bazar. Proprio in quel momento Porcu sta scavalcando il muretto dove prima c’era la vetrata. È pallido. Perde sangue da una gamba. Molto sangue. Chiede un po’ d’acqua. Riesce a fare ancora pochi passi appoggiato al muro. Poi crolla a terra. La guardia giurata chiama “118” e “113”. I soccorsi sono immediati ma la situazione è disperata. Il viaggio della speranza verso il pronto soccorso dell’ospedale Marino non serve. Il quarantaseienne muore dissanguato.

SENZA NOME Per un po’ la vittima resta senza un nome. Addosso non ha documenti. Gli agenti delle Volanti, tra i suoi abiti, recuperano un cacciavite (quello usato per smontare la vetrata), una forbice e mille euro, il bottino del furto finito in tragedia. Soltanto verso le 9 viene identificato. Fernando Porcu, qualche precedente penale alle spalle, vive, insieme alla compagna, in uno scantinato di piazza Demuro trasformato in monolocale. È uno degli otto figli di Pino, meglio conosciuto con il soprannome di sa balena , storico custode del campo di calcio in terra battuta nel borgo dei pescatori. La notizia impiega poco a raggiungere ogni angolo di Sant’Elia. «Che fine orribile», mormora un amico della famiglia.

L’AUTOPSIA Al mercato non si parla d’altro. Quattro transenne impediscono ai clienti di avvicinarsi alla voragine lasciata dalla vetrata frantumata. I contenitori in plastica bianca di detersivo sono macchiati di rosso. Il pavimento del bazar Corona Lupa, tra giornali, articoli da regalo e di cartolibreria, è un lago di sangue. Il ladro, prima di raggiungere la cassa e afferrare le banconote, ha vagato tra scaffali, scatoloni e prodotti di ogni tipo. Probabilmente non si è reso conto della gravità della ferita. Anche se, come testimoniano le scie di sangue, non riusciva neanche a camminare. In alcuni tratti si è trascinato sulle braccia. Qualcuno ipotizza anche che non fosse solo. «Forse chi era con lui lo ha afferrato per le spalle e portato fuori». Pista scartata dagli investigatori. Ma la testimonianza delle guardie giurate e il ritrovamento dei soldi addosso alla vittima non lascerebbero spazio ad altre ipotesi: Fernando Porcu ha fatto tutto da solo. Ogni dubbio sarà fugato dagli uomini della Scientifica, che hanno controllato ogni centimetro del locale alla ricerca di eventuali tracce. Intanto il magistrato di turno, Daniele Caria, ha disposto l’autopsia sul corpo di Porcu – trasportato al Policlinico di Monserrato e sottoposto a sequestro – che verrà eseguita dal medico legale Roberto Demontis lunedì o martedì.

Cagliari, muore dissanguato durante un tentativo di furtoultima modifica: 2010-02-21T11:30:00+01:00da sagittario290