Telecomando salva-aggressioni

Cronaca

(23 gennaio 2010)

Telecomando salva-aggressioni
per anziani, donne e lavoratori di notte

Presentato in municipio un apparecchio elettronico, individuale, da portare sempre dietro e utile in caso di pericolo. Con un clic scatterà l’allarme alle forze dell’ordine. A marzo partirà la fase sperimentale di sei mesi

jpg_1837384.jpgE’ grande come un telefonino, serve per chiedere aiuto in casi di emergenza. E’ il nuovo dispositivo individuale di sicurezza, presentanto in Comune dal sindaco Pietro Vignali e dall’assessore Fabio Fecci. Basterà un clic per chiedere aiuto in caso di scippi, aggressioni, rapine, violenze o in tutte le situazioni in cui ci si senta in pericolo. L’apparecchio sarà consegnato a marzo ai primi 100 cittadini, protagonisti di una fase sperimentale di sei mesi (dal costo di 25mila euro di cui 16.000 a carico del Comune). Per farne richiesta bisnognerà partecipare a un bando, che il Comune pubblicherà ai primi di febbraio. Due i requisiti per ottenerlo: avere più di 65 anni o svolgere professioni considerate a rischio, come quelle da svolgere in orari notturni.

Nei mesi scorsi l’anticipazione dell’assessore Fecci: “Stiamo pensando a una sorta di braccialetto salvavita”. Ora la rivelazione del progetto comunale: un dispositivo elettronico da portare sempre dietro, utile in caso di aggressioni e pericoli in genere. Una volta schiacciato un pulsante, il segnale d’allarme, lanciato via gprs o via sms, attraverso una società di vigilanza privata (Ivri) viene indirizzato alle forze di polizia con l’indicazione esatta del luogo in cui si trova, facilitandone l’immediato intervento. L’intervento sarà garantito all’interno dell’anello delle tangenziali del Comune di Parma. Il progetto sarà gestito dai settori Sicurezza e Sistemi informatici e telematici in collaborazione con BT Enia e Ivri.

“Ognuno di noi – spiega il sindaco Pietro Vignali – ha diritto a rincasare la sera, aprire un’attività, passeggiare per le strade del suo quartiere senza paura. Sentirsi sicuri è la condizione necessaria alla vita di una comunità. Per questo la sicurezza è un campo in cui il nostro impegno è grande e con buoni risultati. Oggi anche la tecnologia ci fornisce strumenti utili come le telecamere e le colonnine sos che già conosciamo. Le situazioni in cui un clic può rendere più sicure le persone sono tante. Penso in particolare alle donne, anche per la violenza domestica, agli anziani, spesso vittime di scippi e raggiri, o a chi lavora nelle ore notturne (chi effettua turni, chi lavora negli ospedali, nei locali pubblici…), che si possono trovare in condizione di richiedere un aiuto urgente alle forze dell’ordine. Uno strumento che se usato con grande senso di responsabilità può aiutare a rendere più sicura la vita delle persone”.

“Parma – commenta l’assessore alla Sicurezza Fabio Fecci – ha un livello di sicurezza elevato rispetto ad altre realtà nazionali, ma anche a città confinanti; Ugualmente, il Comune vuole dare ai cittadini un ulteriore servizio per rendere la città ancora più sicura. Durante la sperimentazione valuteremo anche ulteriori possibilità tecnologiche, ad esempio l’inserimento di un dispositivo vocale che consenta la comunicazione con la Centrale operativa, per rendere ‘click’ ancora più efficace”.

“Questo strumento – sottolinea il delegato all’Innovazione tecnologica Mario Marini – si inserisce nel più ampio progetto Parma_2.0 di applicazione della tecnologia al servizio dei cittadini, in questo caso della loro sicurezza”.

Telecomando salva-aggressioniultima modifica: 2010-01-24T11:30:00+01:00da sagittario290