MILANO
07/01/2010
Sicurezza a Malpensa con i body-scanner
Gli esperti sono favorevoli
Nello scalo milanese, i passeggeri devono passere ai controlli corporali, X-ray e a quello dei bagagli. Un compito che solitamente grava sulle guardie giurate della Sea. Questo nuovo metodo renderebbe più facili le operazioni
Milano, 7 gennaio 2010 – Nuovi metodi per la sicurezza negli aeroporti d’Italia. A Malpensa, nel Varesotto, l’arrivo dei Body-scanner è visto tendenzialmente con favore dagli esperti delle forze dell’ordine perchè potrebbe notevolmente semplificare e rendere più efficace il lavoro degli addetti alla sicurezza.
Un compito che ora, principalmente, grava sulle centinaia di guardie giurate che fanno capo alla Divisione sicurezza della Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate. Allo stato, la procedura dei controlli di passeggeri e bagagli avviene in base a un regolamento nazionale ideato con la consulenza del Ministero dell’interno e approvato dal Ministero dei Trasporti e dell’Enac, della cui attuazione sono responsabili i prefetti.
A Malpensa i passeggeri devono passare sotto gli archetti per i controlli corporali e gli X-ray. Di solito, quando il un suono o il sistema a raggi x rileva qualcosa di anomalo, il passeggero è sottoposto al cosiddetto body-searching, ovvero al controllo con le mani sul corpo da parte degli addetti. Ci sono poi altre guardie giurate che si dedicano al controllo dei bagagli e anche in questo caso il body-scanner potrebbe facilitare le operazioni. Nello scalo milanese, come negli altri aeroporti, la responsabilità della sicurezza spetta alla Polizia di Stato che si occupa dei controlli dei varchi e di tutta la superficie dell’aeroporto. I militari della Guardia di Finanza, invece, con il personale dell’Agenzia delle dogane, si occupano di combattere il traffico di stupefacenti, di valuta e di reprimere il contrabbando.