Corso Sardegna, dopo il mercato il nulla

Cronaca

(29 gennaio 2010)

Corso Sardegna, dopo il mercato il nulla

A due mesi dal trasloco a Bolzaneto, l’area è ancora deserta. Anche i lavorori per ristrutturare l’area sono lontani. Dovevano incominciare in primavera, ma ora arriva la notizia di un ulteriore rinvio. L’area è in una situazione di abbandono fra degrado e finestre rotte.  Se ne sono andati anche i vigili e per ora sono state smontate solo le saracinesche

di Stefano Origone

gif_1843563.gifEra il 23 ottobre 2009 quando il sindaco Marta Vincenzi a proposito del futuro dell´ex mercato di corso Sardegna rassicurava i cittadini: «La zona non rimarrà chiusa, degradata, perché i lavori di ristrutturazione iniziano subito e poi sarà restituita alla città». Qualche mese prima (giugno, il 19) l´assessore Mario Margini prometteva: «Nella primavera 2010 cominceranno i lavori». Ora il colpo di scena. L´assessore fa dietro front. La data slitta.

«A settembre, anche ottobre». I tempi si allungano, i vecchi cancelli restano chiusi con lucchetti e catene. La gente ci posteggia davanti, perché sa che intanto non si fa mai vedere nessuno e rimane ad aspettare le ruspe che dovranno creare gli spazi per la residenza universitaria, il centro polifunzionale, il teatro, i garage. L´ex mercato è un cimitero abbandonato. L´entrata principale è una finestra che si affaccia sull´incuria. I bancali sono sparsi ovunque, decine di lastre di lamiera sono abbandonate sul pavimento, i lunghi neon cadono uno dopo l´altro, corrosi dal tempo. Attraverso le volute si vedono mucchi di bottiglie di plastica lasciate dagli operai che hanno smontato – in quattro mesi – le saracinesche. I fili della luce penzolano dal tetto come liane, gli stand sono diventati contenitori di immondizia, dimenticata quel 23 ottobre, l´ultimo giorno di vita dei mercati generali.

Il cartello della pubblicità dello “Stock” è ancora lì, appeso alla parete di un muro come settant´anni fa. Il tempo si è fermato. «Ci avevano detto che a gennaio sarebbero arrivati i camion per portare via tutto – ricorda Gianluca Bevoni, il titolare dell´Ayrolbar di via Varese – , invece sono spariti tutti. Prima c´era un custode fisso, ora passano le guardie giurate di tanto in tanto».

I piccioni sbucano dalle finestre rotte e vanno ad appollaiarsi sulle impalcature sopra i vigili. Anche questi ultimi se ne sono andati, il comando ha chiuso il giorno dopo il mercato. «Sarà un caso, ma dopo che hanno trasferito il mercato abbiamo subito un furto – racconta Giovanna Diozzi, proprietaria della pizzeria “Totò” – . Prima la zona brulicava di persone a tutte le ore, ora ci hanno lasciati addirittura al buio perché hanno tolto pure l´illuminazione. Questa è diventata una “zona morta”, dimenticata da tutti e vorremmo sapere perché…».

La maggior parte delle finestre sono state sbarrate con pannelli di legno, ma da quelle aperte stringendo un po´ gli occhi si possono intravedere i carrelli pieni di frutta e verdura, i camion che scaricano la merce, le casse impilate, la gente che compra. E forse quel neon lasciato accesso all´entrata non è un caso. Ma la voglia di ricordare un tempo che non c´è più.

Corso Sardegna, dopo il mercato il nullaultima modifica: 2010-01-30T11:00:00+01:00da sagittario290