«Duemila famiglie senza casa e 5 mila vani sfitti»

Cronaca

16/12/2009

«Duemila famiglie senza casa e 5 mila vani sfitti»

16_8_bso_f1_201_medium.jpgE’ un quadro a tinte fosche quello dipinto nella sede della Cgil di Brescia durante il terzo e ultimo appuntamento dell’iniziativa «Dell’urbanistica ci importa», organizzata dalla Camera del Lavoro sulla sostenibilità e la pianificazione del territorio cittadino, in vista del nuovo Piano di governo del territorio (Pgt). L’incontro sul tema «Spazi pubblici e servizi» ha messo a confronto la consigliera comunale della Sinistra Arcobaleno Donatella Albini e l’urbanista Mario Manzoni, estensore tra gli altri del Piano regolatore vigente.

IL SEGRETARIO della Cgil Mario Fenaroli, nell’introdurre i lavori, ha rilanciato l’idea di realizzare sul territorio comunale i Centri civici e la Casa della salute per articolare una serie di servizi utili sia per l’aggregazione sociale sia per un’assistenza sanitaria più diretta nei confronti delle fasce più deboli e sensibili della popolazione. «La gestione dei servizi e degli spazi pubblici in questa città è diventato un problema – afferma Fenaroli -. Dall’uso dei vigilantes al verde recintato, mancano ora soltanto i cani lupo per rendere più tranquilli i cittadini!»

E’ TOCCATO all’architetto Mario Manzoni illustrare l’evoluzione urbanistica del concetto di servizio che dalla quantità è passato alla qualità della vita urbana. «Soltanto un quarto dei servizi previsti dal Prg sono stati attivati fino ad oggi – chiarisce Manzoni – e per servizi si intendono strade, parcheggi, scuole, parchi, piscine, a cui si sono aggiunti la sicurezza, l’housing sociale e la mitigazione ambientale. Tutto questo perché il mercato ha privilegiato quelle trasformazioni meno onerose in termini di servizi da cedere al pubblico».

QUALI SERVIZI allora per la città di Brescia, quali obiettivi per lo sviluppo sostenibile e quali priorità per la Brescia del futuro? Manzoni ne elenca alcuni di prioritari: «Per prima cosa non consumare suolo, svendendolo ai privati, e basta edificare nel verde. Un altro obiettivo è l’housing sociale: ci sono circa 2,000 famiglie in lista per un alloggio e 5.000 appartamenti invenduti. Qualcosa non torna. Bisognerebbe avere il coraggio, da parte della giunta Paroli, di acquistare abitazioni da destinare alle famiglie, piuttosto che realizzare un parcheggio sotto il castello. Sulla riduzione delle polveri sottili, invece, sarebbe sufficiente riforestare il corridoio della A4 e della tangenziale sud, che produce la quantità maggiore di inquinanti nell’aria».

TRE LE VARIE emergenze anche la bonifica dei siti inquinati evitando di costruire sugli stessi; il recupero della forza attrattiva del centro e delle stesse periferie, che non significa costruire nuove case ma pensare a nuove funzioni (negozi, uffici, centri di aggregazione); la riqualificazione delle aree dismesse; l’incentivazione dell’uso del trasporto pubblico e dei percorsi ciclopedonali. «Prima diamo una risposta a queste problematiche e poi penseremo al parcheggio sotto il Castello, alla Cittadella dello sport, alla tangenziale Est che costa 1000 milioni di euro, alle torri di San Polo – sostiene Manzoni -. Del resto, lo stesso trasferimento degli uffici comunali agli ex Magazzini Generali non rappresenta un’operazione sostenibile per la città. Un errore urbanistico grave che avrà implicanze sulle fermate della metropolitana, sul commercio e sul riuso degli edifici che rimarranno vuoti. Insomma. tanta immagine e nessuna seria programmazione da parte dell’amministrazione comunale».

DONATELLA ALBINI, nel suo intervento, ha sostenuto che l’attuale amministrazione comunale «si è fatta strada un’idea non maggioritaria, ma maggioritarista, quella per cui chi vince le elezioni ha ragione per definizione, che la verità sta con la maggioranza, che il dissenso infastidisce, che l’opposizione è una voce che disturba». Ma anche l’opposizione, secondo la consigliera comunale della Sinistra, per gran parte di essa è assente, persa nelle battaglie interne e nei personalismi.

«Nell’odierno dibattito politico non si parla più di uguaglianza ma di equità, che è un’altra cosa, si parla di sicurezza ma non del diritto di cittadinanza che significa essere cittadini liberi. A Brescia manca un’idea di città, manca il pensiero dell’esistenza dei cittadini, perché la giunta Paroli – sostiene Donatella Albini – è dotata di negligenza culturale e trascuratezza civile».

QUANTO al Piano sociale di zona deliberato nella scorsa primavera, secondo la capogruppo della Sinistra la sua applicazione ha un approccio distributivo di servizi e non costitutivo di diritti, «così da produrre forti discriminazioni, dal bonus bebè al bonus per gli anziani, senza creare le aree di emarginazione, povertà e bisogno, nelle quali la cabina di regia comunale si confonde con l’operatività del terzo settore, generando confusione di ruoli e competenze». A proposito del Piano di governo del territorio, infine, Albini ritiene che sia «un convitato di pietra di cui tutti parlano ma nessuno lo vede, dove la partecipazione dei vari corpi sociali non esiste. Del resto in Consiglio comunale non si mette in discussione nulla, dal parcheggio sotto il Castello alla nuova sede degli uffici»

LU. CA.

«Duemila famiglie senza casa e 5 mila vani sfitti»ultima modifica: 2009-12-17T10:45:00+01:00da sagittario290